Pier Lorenzo Pisano, classe 1991, uno che ha praticamente vinto di tutto fra i premi che contano in teatro. E non solo. Io però (mea culpa) non avevo mai visto niente di suo, così ho provato un veloce recupero con Totale in scena al Teatro Basilica di Roma dal 27 febbraio al 9 marzo 2025. Devo dire che buona parte della spinta alla visione è stata scatenata pure dai due protagonisti: l’irresistibile Andrea Cosentino e la meravigliosa Gioia Salvatori, in arte “Cuoro”. Già il fatto di metterli insieme in una storia che racconta la fine di una storia, m’è parso immediatamente un colpo da maestro.
Sì perché Totale è un racconto tenero e ironico su una relazione d’amore che finisce. Solo che il moto è centrifugo e centripeto, tutto va avanti, poi indietro, perfino indietrissimo che più indietro non si può, quando la coppia è ancora un organismo unicellulare, ai primordi delle forme di vita sul pianeta. È tutto fatto di dialogo questa pièce che parla di incontri, vite che si incastrano in un puzzle tridimensionale e poi inevitabimente si decostruiscono. Perché se in fondo c’è una certezza a questo mondo è che tutto, ma proprio tutto in un modo o nell’altro finisce. Eccoli allora i nostri protagonisti ancora in fieri a discutere su come fare a formare i loro stessi personaggi sulla scena, che poi si incontreranno per davvero, ma pure per finta, a una festa, si ameranno e convivranno fra cactus e pianoforti.

Una scrittura limpida, intelligente, dove trova sempre spazio una fantastica ironia alimentata da due protagonisti di marca. Io li ho visti in separata sede entrambi e devo dire che accoppiati in scena sono ancora più straordinari, in questa drammaturgia che ha quasi l’aria di una partitura. Le parole, gli oggetti e i sentimenti sembrano solo in apparenza confusi e disordinati, ma in realtà seguono una melodia silenziosa, leggera e godibilissima. Le note finali affidate a un lunghissimo scontrino, dove lui tenta un ultimo tentativo di salvataggio: 13707,05 euro di vita insieme, che però si deve leggere sotto sopra per schiudere un segreto messaggio d’amore.
Menzione speciale sulla regia sempre di Pisano, coadiuvata dalle scene di Rosita Vallefuoco e i costumi di Raffaella Toni, tutti ispirati al bianco e nero bidimensionale del fumetto, con una strizzatina d’occhio (volontaria?) al Greem Cafè di Seoul. Bella chicca. Insomma, è difficile scrivere bene le recensioni positive, senza tumulti e sbafature, specie su una commedia, senza scadere nella banalità di aggettivi d’elogio che pure ho usato, ahia! Insomma è ora di cacciare un po’ di new journalism spiccio. Il totale di giudizio su questo totale di spettacolo è… Buon rapporto qualità prezzo, ci piace, abbiamo fatto una spesa giudiziosa nonostante l’insostenibile aumento delle fettine di vitella ed è andato tutto liscio senza usare il pos, anche se la commessa alla cassa dice sempre che non c’ha il resto dei ramini, ma a forza de centesimi s’è comprata casa a Ladispoli.