“Oggi è una giornata piena di trilli…” entra in scena Paola Quattrini, scroscio di appalusi, siamo in un appartamento sotto tetto e la proprietaria Signora Wilberforce, cerca di affittare una stanza, l’appartamento mostra crepe: è vetusto, il pavimento è scosceso, le tavole del pavimento palesano gli anni e il tempo di vita: qualche cedimento e tutto in pendenza, ma come dice l’arzilla affittacamere può mostrare il fascino dell’accoglienza.
Dall’omonimo film La Signora Omicidi di Willam Arthur Rose, nell’adattamento di Mario Scaletta e diretto abilmente da Gugliemo Ferro squilla il telefono: è l’amica per i marziani apparsi sul suo terrazzo donde alla porta suonano ed è il Sergente MacDonald per la denuncia sporta dall’affascinante signora che si complimenta con lui per la crostata della quale il maggiore, capo del sergente, le aveva fatto omaggio chiedendo la cortesia di sostituire, laddove la moglie del maggiore avesse potuto, la marmellata di fragole con quella di albicocche. Siamo nella Londra degli anni ’50 sciarpe, soprabiti, cappottoni, redingote, quella floreale indossata dalla protagonista, vestaglie colorate, ombrellini sono i connotati dell’epoca. Beh costumi di Graziella Pera ed è tutto detto.
Sinceratosi che la Signora Wilberforce avesse recuperato il suo ombrellino dimenticato al commissariato, il sergente esce ed ecco finalmente un ospite Giuseppe Pambieri nei panni del misterioso Professor Marcus: bussa e ad apertura porta il meritato applauso ad un affascinate attore di sempre. Cerca una camera; la vede constata lo stato di invecchiamento ma ne è attratto vuoi dal fascino della proprietaria, vuoi della sensazione di sentirsi in un ambiente dai profumi familiari. Affascinanti e vicendevolmente affascinati: è fatta! Egli le rivela che dovrà usare la camera, laddove non arrecasse troppo fastidio, per le prove d’orchestra con quelli che spaccia per musicisti.
Coincidenza vuole che la radio cui è attento l’orecchio della padrona, il giorno susseguente al viaggio comunichi di un furto di 60.000 sterline su un treno e la vis comica della pièce vuole che nell’uscire dalla stanza il goffo contrabbassista faccia rotolare giù per le scalette attigue alla stanza la custodia dalla quale fuoriescono tante banconote ed ecco che qualcosa puzza. La signora pronta a chiamare le polizia viene avvertita dal gangster di gruppo di dover poi spiegare la sua complicità nel trasporto valori.
Tra chi cerca di scappare con il malloppo e gli altri che se la danno a gambe, la custodia del contrabbasso con tanto di bottino resta in casa della ormai, tutto è chiaro agli spettatori, ribattezzata Signora Omicidi che al sopraggiunto Sergente MacDonald, non le resterà, con charmant savoir faire di attrice, donna e signora che dire “La signora del maggiore non l’ha più fatta la crostata?…Mi spiace disturbarla ma sono tornati i marziani!” Applausi e lo spettacolo è finito. Brilllante commedia e Paola Quattrini è sempre una grande attrice piena di brio e fascino.