Home Teatro L’irresistibile fascino delle lusinghe di Mirandolina diretta da Caterina Costantini

L’irresistibile fascino delle lusinghe di Mirandolina diretta da Caterina Costantini

Al Teatro Planet di Roma

Il conte le regala dei diamanti, il marchese la vorrebbe sposare, il cavaliere si lamenta della biancheria sporca, e il servitore ne è geloso come fosse sua, vista la frequentazione e la collaborazione. Come lei nessuno ed è vero anche nell’interpretazione: è Maria Cristina Gionta e ad inizio rielaborazione della Locandiera goldoniana, la ritroviamo a centro palco davanti lo specchio. E se è un personaggio simbolo di vanità, Mirandolina nel districarsi di fronte e cotante avances, chi sceglie come preda delle sue lusinghe? Non ama le imprese facili quindi il cavaliere, che non vuole più averne a che fare con le donne, e burbero, bravissimo e bella presenza Emiliano Ottaviano, da sempre fidato compagno di palco delle nostra irreprensibile regista Caterina Costantini.

Ed ecco la nostra protagonista rientrare con una cesta di biancheria linda e pinta di ottima qualità, cotoni pregiatissimi a dir poco regale: e no non va bene gli bastano lenzuola od asciugamani qualunque. E non basta a portargliele in camera proprio lei la locandiera. Ma perche si chiede il servitore? Ecco il gioco della gelosia è partito. E beh costui Giuseppe Renzo ambisce a Mirandolina ma deve sviare le occhiate del maggiordomo perfettamente in parte Vincenzo Pellicanò.

E se la cifra della regia Costantini da sempre è il movimento coreografico ecco camminata parallela e due monologhi lui dice che le donne non gli interessano e lei come mai quest’uomo non cede. Ma ostinata ne è sicura ce la farà. E via con la sfida dapprima un salsina sublime e poi una zuppiera dalla fattura molto accattivante e un contenuto davvero succulento e quindi ci vuole del vino di Borgogna ed vai il brindisi che, come da insegnamenti della nonna, Mirandolina gli dedica

“Viva Bacco, e viva Amore
L’uno e l’altro ci consola;
Uno passa per la gola,
L’altro va dagli occhi al cuore.
Bevo il vin, cogli occhi poi…
Faccio quel che fate voi”

La sfida è vinta qui rassegnato il cavaliere dirà “…rischio di cedere…” e quindi ampolline d’oro ora oggetto di meraviglia, ora lanciate senza alcun interesse nella cesta della biancheria, le gelosie tra il cliente e  il servitore, e le corse della locandiera per divincolarsi da tutti i personaggi sul palco che le concupiscono fin allo svenimento di lei grand coup de théâtree, ma la mano come consiglio paterno andrà a chi le è sempre vicino. Un teatro piccolo delizioso per uno spettacolo altrettanto degno, fuori e dentro scena con abili trovate di esperta maestria, cui il pubblico in sala tributerà un meritato scroscio di applausi di fronte ad un’ultima replica che accoglierà la nostra regista calorosa e più che soddisfatta.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Attori
Drammaturgia
Allestimento scenotecnico
Pubblico
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lirresistibile-fascino-delle-lusinghe-di-mirandolina-diretta-da-caterina-costantiniMirandolina <br>regia e adattamento di Caterina Costantini <br>con Maria Cristina Gionta (Mirandolina), Emiliano Ottaviani (Cavaliere di Ripafratta), Giuseppe Renzo (Fabrizio), Vincenzo Pellicanò (Servitore) <br>musiche Eugenio Tassitano <br>scene G&P – luci e fonica Laura Mazzon <br>costumi Estro Roma <br>organizzazione Gabriele Pianese <br>assistente compagnia Manuela Barzagli

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