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Adesso che hai scelto di Mimmo Sorrentino

[rating=4] Il teatro è canonicamente inteso come l’arte di rappresentare delle storie attraverso un testo e un’azione scenica, se invece «è un mezzo e non un fine», allora si tratta di un crogiolo di storie nelle quali si delineano le scelte che ogni individuo, di qualsiasi estrazione sociale, compie. Si tratta di una vera e propria indagine sociologica attraverso il teatro nella quale si intercettano le emozioni delle persone.

Mimmo Sorrentino in Adesso che hai scelto, andato in scena al Teatro Due di Roma,  propone un ampio ventaglio di storie ma sarà il pubblico a decidere una delle tantissime combinazioni possibili che prenderanno vita sul palco. In questo modo lo spettacolo si rende unico attraverso la scelta, quella degli astanti in questo caso.

Il filo conduttore dello spettacolo, come si evince dal titolo, è appunto la scelta.  La riflessione si pone in particolare sull’effetto che produce quella altrui sulle proprie e viceversa.

Le storie, vere, che racconta sono simboleggiate da altrettanti oggetti sulla scena:
Il trenino, la corona d’alloro, una siringa a forma di zanzara, un reggiseno imbottito e tanti altri.
Ogni oggetto porta con sé le storie meravigliose di persone che attraverso il teatro hanno avuto modo di crescere e tal volta di scoprire una nuova visione del mondo circostante dando credito all’assunto che «il teatro fa bene in primo luogo a chi lo fa».

Nel finale Sorrentino vuole ancora una partecipazione attiva del pubblico invitandolo a scrivere una poesia in dimostrazione dell’empatia avuta con i personaggi protagonisti delle sue storie. L’incipit della poesia è “adesso che hai scelto…”.

Lo spettacolo è inserito nella rassegna “A Roma! A Roma!” che nasce dall’intesa di Francesca De Sanctis (direttore artistico) e Marco Lucchesi (fondatore del Teatro Due di Roma) e che si presenta come un lodevole tentativo di rottura della storia degli ultimi anni, un’apertura alle compagnie di tutta Italia, artisti con lunga carriera e quelli più giovani.

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