Home Note d'autore Tosca in “Appunti musicali dal mondo” chiude la rassegna dei Senzatempo

Tosca in “Appunti musicali dal mondo” chiude la rassegna dei Senzatempo

Le emozioni delle culture del mondo trasformate in musica da una delle più brave intepreti della musica italiana ospite dei Senzatempo di Avellino

Ultimo appuntamento della rassegna del 2018/2019 organizzata dall’Associazione I Senzatempo di Avellino diretta da Luciano Moscati che ha portato sul palco allestito nella sala dell’Hotel de La Ville che ospita da diversi anni ormai la rassegna stessa con uno dei concerti, a mio modesto parere, degli ultimi dieci anni della musica italiana contemporanea con Tosca in “Appunti musicali dal mondo”.

Cantante, attrice eclettica, ricercatrice musicale e sperimentatrice, da sempre affascinata dalle musiche tradizionali di tutto mondo, TOSCA ha iniziato il suo percorso artistico con Renzo Arbore. Nella sua carriera  ha collaborato con i nomi più importanti della canzone italiana e internazionale tra i quali RENATO ZERO, RICCARDO COCCIANTE, LUCIO DALLA, ENNIO MORRICONE, NICOLA PIOVANI, IVANO FOSSATI, CHICO BUARQUE e RON; con quest’ultimo nel ‘96 vince anche il FESTIVAL DI SANREMO. Ha inciso  dieci dischi tra cui “L’altra Tosca”, raccolta delle sue importanti collaborazioni e “Incontri e Passaggi” che le vale la TARGA TENCO come migliore interprete.

Tra i vari spettacoli della sua carriera teatrale tanti successi come  I monologhi della vagina, Romana – Omaggio a Gabriella Ferri, Gastone, La strada, Musicanti, Il borghese gentiluomo, Zoom spartito cinematografico, Italiane, Semo o nun semo, Esperanto,‘Sto core mio – Notturno napoletano per Roberto Murolo. Nel settembre del 2014 è uscito il suo nuovo lavoro discografico “IL SUONO DELLA VOCE” edito da Sony Classical e nello stesso anno ha debuttato con lo spettacolo “Il Suono della Voce, Confini e Sconfini di un Viaggio in Musica”. A seguire viene nominata direttore della sezione Canzone dell’Officina delle Arti PierPaolo Pasolini. Tale ruolo di forte responsabilità sociale e culturale le è valso l’appellativo di “pasionaria della musica cantautorale indipendente”, datole da alcuni addetti ai lavori per rimarcare il suo impegno come guida nella formazione di giovani artisti. Nel marzo del 2015 ha debuttato con lo spettacolo teatrale “Il Grande Dittatore” tratto dal film di C. Chaplin. Nel 2016 Tosca è stata  la prima artista italiana donna ad essere invitata ad esibirsi sul prestigioso palco del festival internazionale “Jazz à Carthage” in Tunisia, e all’ Auditorium de Radio Algérienne di Algeri; entrambi i concerti ottennero un ampio consenso di pubblico e critica. Attualmente è impegnata in un’intensa attività di live che accompagna al costante coordinamento dei giovani artisti selezionali al biennio formativo della Regione Lazio da lei diretto, Officina delle arti Pier Paolo Pasolini, e a periodi di studio e ricerca in giro per il mondo, per i suoi progetti paralleli.

Il concerto ha ben rappresentato il tema centrale della Rassegna “I Colori della Musica” che quest’anno ha portato in scena da ottobre a maggio tantissimi artisti nazionali ed internazionali come Toninho Horta, Bungaro, Danilo Rea & Ramin Bahrami, Joe Barbieri, Neney Santos che hanno portato la loro musica fatta di jazz, pop, musica brasiliana, cubana ed etnica agli appassionati della musica, e non solo jazz, che aderiscono da anni all’Associazione. “Un vaso di Pandora, una sorta di giro del mondo intorno alla musica e alle parole che si arricchisce di canzoni nuove, scoperte o ritrovate”. E’ cosi che la stessa artista ha definito “ Appunti Musicali dal Mondo” un progetto che ha dato vita ad un disco pubblicato nel 2018 che mette il punto e ripercorre le tappe più significative del suo cammino artistico tra sperimentazioni, ricerca e nuovi arrangiamenti. Un progetto che cattura l’idea e l’essenza del viaggio per Tosca, cantante, artista eclettica e ricercatrice musicale, da sempre affascinata dalle musiche tradizionali di tutto mondo. 

Il concerto è stato appunto un viaggio emozionante nella musica attraverso le culture dei popoli e dei luoghi che Tosca, insieme ai suoi compagni di viaggio come Giovanna Famulari (pianoforte, violoncello e voce), Massimo De Lorenzi (chitarre), Alessia e Fabia Salvucci (percussioni e voci), ci hanno fatto conoscere nella loro musicalità e nella loro bellezza, passando per brani, di una bellezza che lascia senza fiato e che attingono alla cultura libanese (Succar ya banat), a quella rumena (Dumbala Dumba), a quella macedone come in “Ibrahim” o a quella zulu come in “Nongqonqo “ detta anche la “canzone di Mandela”, a quella napoletana come in “Dimme na vota si”, una bellissima villanella del ‘600 riarrangiata dalla stessa Tosca insieme a Giovanna Famulari che la interpreta con una voce che conquista, “Marzo” o “Secondo coro delle lavandaie” aiutate dalle tammorre e dagli strumenti della musica popolare, o a quella yiddish come in “Melache meluche” o “Rumania Rumania”. Ma ancora più coinvolgente ed emozionante è stata la musica del fado in “Il porto” (in metà italiano e metà portoghese”) o quella in una lingua che mette insieme le sonorità del dialetto romanesco con la lingua portoghese come in “Nina” ma ancora più intensa l’interpretazione di Fabia Salvucci in “Estranha forma de vida” che ha conquistato il pubblico presente in sala.

A conclusione di un concerto davvero emozionante Tosca ha regalato al pubblico altri due brani non in scaletta come “Rosa” del famoso compositore brasiliano Pixinguinha (Alfredo da Rocha Viana Filho) e una rivisitazione molto particolare di “Vorrei incontrarti fra 100 anni”,  il brano che cantò con Ron al Festival di Sanremo del 1996 che vinse il primo posto.

 

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