Home Fermate News Roma Al Teatro Eliseo la stagione 2016/2017 è d’autore

Al Teatro Eliseo la stagione 2016/2017 è d’autore

Luca Barbareschi ha presentato il nuovo cartellone, è boom di abbonamenti

Spettacolare è il termine più appropriato per “celebrare” artisticamente la qualità del cartellone 2016/2017 dell’antico Teatro Eliseo di Roma dove da due anni è Luca Barbareschi il direttore artistico. Encomiabile il lavoro di rilanciare il teatro di via Nazionale che si presenta ora come la punta della cultura romana. E, giustamente alla presentazione del 15 giugno scorso lo slogan è stato “La grande stagione”. Dai nomi ai testi fino alle regie l’ex conduttore ed ex parlamentare ha cercato davvero di stupire e di conquistare il pubblico, soddisfando tutti i “palati”. Non solo teatro, tra grandi e nuovi classici, o assolute novità, ma pure cinema, poesia, scienza (le nanotecnologie!), economia, fede, arte, l’incontro tra culture diverse, storia, letteratura. Per l’intellettuale, le scuole, gli amanti della prosa, Barbareschi nella prossima stagione mette tutti comodi in poltrona. “L’imprendatore” lo ha definito alla presentazione Gianni Letta, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Due palchi, due prime nazionali al Teatro Eliseo, tre prime nazionali al Piccolo Eliseo, per un’offerta culturale che si presenta da subito come la migliore della capitale, si, un cartellone “capitale” che rende onore ai maestri che immortalarono il proprio passaggio all’Eliseo, da Luchino Visconti al drammaturgo partenopeo Eduardo De Filippo. Un’impronta fortemente letteraria nei testi che dimostrano un Barbareschi raffinatamente “colto”, che maneggia con cura la “cultura”. “Grazie a lui per l’Eliseo che torna a vivere in un momento in cui sentiamo spesso invece di teatri che chiudono” ha esordito Gianmarco Tognazzi che insieme a Sergio Rubini inaugurerà “la Grande Stagione” dell’Eliseo (27 settembre) in “Americani” (da “Glengarry Glen Ross” di David Mamet), con la traduzione e direzione artistica di Luca Barbareschi (in scena pure Francesco Montanari, Roberto Ciufoli, Gianluca Gobbi, Giuseppe Manfridi, Federico Perrotta). La feroce rappresentazione del mondo degli affari dell’avida e competitiva società americana. Un testo di Mamet che nel 1984 gli valse il Premio Pulitzer e dal quale nel 1992 trasse la sceneggiatura per il film diretto da James Foley con Al Pacino, Jack Lemmon, Alec Baldwin e Kevin Spacey.

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Sempre più brava in scena Lucrezia Lante della Rovere, qui in cartellone con “Io sono Misia” diretta da Francesco Zecca (dal 26 ottobre al Piccolo Eliseo). Da un testo del poeta Vittorio Cielo svela i “segreti” di Picasso, Proust, Ravel, Debussy, Stravinsky e Coco Chanel. “Sono felice di fare parte del grande sogno di Luca” ha commentato l’attrice dai vivacissimi capelli, salendo sul palco.

Grandi classici. Dal 1 novembre Roberto Valerio dirige Umberto Orsini in “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello, che sarà rappresentato qui in veste rinnovata dopo il successo. “Il 50° spettacolo che faccio qui” – ha precisato Orsini, che reciterà per tre settimane di seguito (fino al 20 novembre). Una commedia “nera” in cui matrimonio, tradimento, onore ed omicidio si inseguono in successione. Dal 13 dicembre all’8 gennaio una “novità” assoluta arriva in via Nazionale: il “Don Chisciotte” di Miguel Cervantes per la regia di Luca Barbareschi con Chiara Noschese e Gianluca Gobbi, “una coppia di clown che attraversano episodi paradossali di vita quotidiana, con un risultato – assicurano – esilarante”. Erano diversi anni che Noschese aveva lasciato le scene da attrice, promettendosi di tornarvi solo con un testo “estremo”, “ecco, questo lo è davvero!” ha detto.

Glauco Mari porta il mito immortale di Edipo “la storia dell’uomo che lotta contro un destino ineluttabile” (debutta il 31 gennaio). Andrea Baracco firma due regie: “Edipo” e “Romeo e Giulietta”. Anche Alessandro Gassmann firma due regie: “La pazza della porta accanto” ispirato alla poetessa Alda Merini e “Qualcuno volò sul nido del Cuculo” di Dale Wasserman nell’adattamento di Maurizio De Giovanni.

Lucia Lavia (14 febbraio- 5 marzo 2017) sarà in “Romeo e Giulietta” con Antonio Folletto e Alessandro Preziosi (nel ruolo di Mercuzio) ed è sorprendente la somiglianza con la madre Monica Guerritore che proprio qui portò tre anni fa “End of the Rainbow” ovvero la vita di Judy Garland.

E poi “L’isola degli schiavi” a firma di Ferdinando Ceriani (dal 22 marzo) interpretata da Stefano Fresi e Giovanni Anzaldo (al Piccolo Eliseo).

 Nuova drammaturgia con tre prime nazionali. Da Broadway arriva “Paradiso 2.0 – Un Atto di Dio” di David Javerbaum (dal 14 dicembre al Piccolo Eliseo) con Roberto Ciufoli come “Creatore tecnologico alle prese con dieci nuovi comandamenti”, diretto da Nicoletta Robello Bracciforti. Debutta il 28 marzo l’attrice e regista Asia Argento nel camice di “Rosalind Franklin – Il segreto della vita”, la scienziata che riuscì ad immortalare in modo più nitido la X della doppia elica del DNA. Purtroppo, però, il suo collega James Watson, con la complicità di Francis Crick, sfruttò la fotografia per costruire un modellino del DNA, passando alla storia così come il vero scopritore. Watson arrivò a vincere il Premio Nobel, nove anni dopo, che Rosalind  Franklin era passata a miglior vita a soli 37 anni. Una donna che Asia Argento ha definito “molto forte”. Nella sua maturità artistica per Argento il debutto è doppio, in questo lavoro (già interpretato a Londra da Nicole Kidman) e come attrice teatrale. “Ricordo l’emozione di quando venivo a vedere qui mia madre, Daria Nicolodi, aveva una potenza tale su questo palco ed io la guardavo ammirata, non era più madre era come trasfigurata” ha ricordato alla presentazione. Dal 12 aprile la regista ed autrice Rai Chiara Noschese dirige Kaspar Capparoni nella “Cosmetica del nemico” della scrittrice belga Amèlie Nothomb. Siamo nella sala d’aspetto di un aeroporto, qui inizia e finisce la storia. “I protagonisti della storia sono due uomini – spiega Noschese – ed io, essendo abituata a lavorare ed a vivere in un mondo di uomini sono affascinata dalle dinamiche dell’universo maschile”.

Poesia e musica. Dal 3 al 21 maggio 2017, l’attore Vinicio Marchioni omaggia il poeta Dino Campana in “La più lunga ora” con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Ruben Rigillo.

Ci sarà infine una stagione pure per i più giovani con uno speciale minicartellone da novembre 2016 a marzo 2017 che vedrà tre produzioni in collaborazione con il Teatro “Le Maschere” di Roma e come autore Gigi Palla (“Dear Willie” dedicato al grande William Shakespeare, “E pur si muove, quello che ha visto Galileo” e “Turandot”, liberamente ispirato alla favola di Carlo Gozzi).

Il programma completo al link: www.teatroeliseo.com

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