
Venerdì 17 e sabato 18 gennaio torna la danza al Teatro Cantiere Florida di Firenze, con la prima nazionale di RE-CORDIS. E poi, lentamente, dimentichi, produzione L’O.FFICINA, coreografia e interpretazione di Samuele Cardini, Monica Baroni,in collaborazione con Luce attiva.
Un lavoro ispirato ad una sezione di scatti fotografici di Duane Michals ” Il Paradiso Perduto”.
L’alternanza di sei fotogrammi, riportano in un tempo non definito due figure, un Adamo e un’ Eva, che sradicati dal Paradiso abbandonano le loro “Vesti di Luce”, scoprendosi fragili e consapevoli. La dualità è accentuata dal bianco e nero, simbolicamente opposti e allo stesso tempo compatibili, come il lavoro coreografico che, attraverso il corpo racconta degli opposti che ricercano un unità, rintracciabile e recuperabile solo nel ricordo.
Bene e male, uomo e donna, moto e stasi, ascesa e declino, opposti che trovano il loro equilibrio, in un ciclico e naturale passaggio, gli uni negli altri, lasciando traccia nelle memorie. Persi in uno spazio tempo che sentono non appartenergli, le due figure rievocano un passato, rivivono dei flashback che li riconduce all’ origine, all’ essenza, a quell’ Eden dove diverso e uguale perdono il loro senso, dove la nudità è sinonimo di neutralità.
“Abitando il mondo, il corpo contrae abitudini in uno spazio che non lo ignora, tra cose che parlano del suo vissuto; conoscere e riconoscere è sentirsi a casa, tra oggetti carichi di significato e sottratti a l’anonimato. I gesti abituali consentono, allora, al corpo, di sentirsi tra le sue cose, creando dei ricordi che rendono al corpo una memoria.
Cose, persone, situazioni mi circondano, occupano il mio spazio vitale. Variano di velocità, di intensità, influiscono sui miei ritmi, sui miei stati d’animo. Mi devo adattare, cercare un accordo tra gli altri corpi e il mio, linguaggi diversi che devono trovare un focus comune. È un dialogo silenzioso: i pensieri degli altri stimolano il mio stato, e viceversa, in un continuo passare e ripassare da immagini che insieme viviamo e riviviamo, come in un album di ricordi. Poi, di colpo, non c’è più niente, e sono solo, in uno spazio vuoto, che vive di ricordi depositati nella mia mente, stampati sulla pelle, e di semplici e intense attese. Lo sfrutto per riflettere, per rivivere delle emozioni: il ricordo diventa uno spazio fisico della memoria, mentre il corpo assume le forme di quelle emozioni che si depositano come immagine del nostro vissuto. Nel movimento trovo una memoria che non ha coscienza, che agisce e ci fa agire raccontando, senza storia, la nostra esperienza. Mi fondo di nuovo negli altri, in attesa di poter vivere ancora la mia solitudine”
Samuele Cardini
Samuele Cardini Danzatore, coreografo e docente, nel 1997 entra a far parte della compagnia giovanile Opus Ballet nella quale collabora con Fabrizio Monteverdi e Patrick King. Nel 1999 diventa membro stabile della compagnia Virgilio Sieni con cui collabora alle coreografie tra le quali Empty Space, Requiem (premio UBU 2004). Da diversi anni tiene laboratori e seminari per danzatori (Open Space, Luogo Comune). Dal 2000 inizia un percorso coreografico personale con le creazioni di May Day, May Day, Veleno sterile, Perpetuo, Alcune mie cosette. Nel 2007 vince il premio di residenza coreografica HOME07 organizzato da ScenarioPubblico e Steptext, con il progetto Me, Myself & I. Nello stesso anno collabora con Marina Giovannini alla ricerca di un linguaggio coreografico affine e con il progetto Studi per Luogo Comune vincono il Premio Equilibrio Roma 2008. Dallo stesso anno inizia una collaborazione con la compagnia Le Supplici, di Fabrizio Favale, in qualità di danzatore. Nel 2009 debutta insieme a Marina Giovannini con lo spettacolo Pausa Paradiso. Seguono poi altre produzioni tra le quali Parco diario di un duetto, Scimmia d’assalto e Mille fiori. Dal 2009 docente e coordinatore didattico di oMA con il progetto Luogo Comune; dal 2011 direttore artistico e coreografo insieme a Tan Temel della compagnia “L’O.fficina”.
Biglietti: € 15/12
Maggiori informazioni: www.teatroflorida.it