
Martedì 26 marzo, alle ore 17.30, nella Sala InterAction dell’Arena del Sole di Bologna, si terrà la presentazione del libro Sorgenti – Nascita del Teatro Corporeo di Yves Lebreton (Titivillus Editore), edizione italiana Donata Feroldi. Durante la presentazione dimostrazione di lavoro di Yves Lebreton relatore Eugenia Casini Ropa, ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Dal 1969, Yves Lebreton si dedica alla creazione di un teatro corporeo centrato sulla presenza fisica dell’attore, rivendicando un teatro d’azione, di movimento e d’immagine dove l’attore è allo stesso tempo l’autore e l’interprete, in totale rottura con la tradizione del teatro letterario.
In Sorgenti, uno scritto al contempo autobiografia e saggio, Lebreton ci invita a cogliere le “sorgenti” ispiratrici della sua ricerca artistica.
Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà alla “desacralizzazione” tramite la sovversione del comico e il teatro popolare.
Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l’insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell’Antropologia Teatrale di Eugenio Barba.
Sorprendentemente per un artista del silenzio, il suo studio della voce incentrato sui ritmi respiratori e sul significato originario dei fonemi, lo conduce ai confini del linguaggio primario. Ma soprattutto, la sua inesauribile necessità di discernere al di là dell’attore “l’uomo nella sua essenza”, gli permette di svelare le “energie” viventi dell’espressione umana.
Le sue tecniche del Corpo Energetico e del Corpo Vocale in simbiosi con i quattro Elementi, i regni della natura, il cromatismo dei colori e dei suoni, costituiscono l’ossatura di una metodologia totalmente inedita per l’attore dove non si tratta più di acquisire un sapere, ma di scoprire le potenzialità dell’Essere che sono le fondamenta di ogni individualità.
Nessun testo, nessuna regia, nessuna scenografia può sostituire la presenza fisica dell’attore senza di conseguenza annientare i fondamenti dell’arte teatrale. Il teatro non è un’appendice della letteratura, né un collage o una sintesi delle arti nella prospettiva di una opera totale ma l’istante unico di un incontro tra un pubblico venuto a vedere e attori che si offrono alla vista. Offrire alla vista non la rappresentazione, il ri-presentato, ma il vivente, il pensiero attraverso il pensare. Offrire alla vista ciò che non si può ascoltare: la presenza interiore che vitalizza l’agire come il parlare nel crogiolo del corpo. Il vissuto del corpo crea la verità della parola. Il corpo è l’essenza del teatro.
Yves Lebreton
Yves Lebreton nasce a Parigi il 5 marzo 1946. Dal 1962 al 1966, studia musica classica: chitarra, pianoforte e violoncello. Dal 1963 al 1966 studia arti grafiche e pittura all’Accademia delle Belle Arti di Parigi. Dal 1964 al 1969, studia “mime corporel” alla scuola di Étienne Decroux a Parigi. Dal 1969 al 1975, fonda e dirige in Danimarca l’Atelier Teatrale “Studio 2” all’interno del Teatro Laboratorio Inter-Scandinavo per l’Arte dell’Attore. Nel 1976, lascia la Danimarca e fonda a Parigi la compagnia “Théâtre de l’Arbre”. Nel 1981, trasferisce il “Théâtre de l’Arbre” in Toscana dove crea nel 1983 in una vecchia cascina restaurata il “Centro Internazionale di Formazione, Ricerca e Creazione Teatrale: l’Albero”.
Maggiori informazioni: www.arenadelsole.it