luglio 2025
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Lisistrata di Aristofane è una delle commedie attiche più celebri del teatro antico e rappresenta, in qualche modo, il punto culminante della commedia antica greca grazie alla forza satirica che
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Lisistrata di Aristofane è una delle commedie attiche più celebri del teatro antico e rappresenta, in qualche modo, il punto culminante della commedia antica greca grazie alla forza satirica che lo caratterizza, che poi si traduce in audacia tematica e intelligenza drammaturgica. Da ciò deriva la sorprendente attualità di quest’opera, dovuta al messaggio pacifista, alla riflessione sul genere e sul potere, e alla capacità di usare l’ironia come forma di pensiero critico, dimostrando, l’Autore, come la commedia possa essere strumento di intervento nella realtà politica, in dialogo stretto tra arte e società. Perché la guerra del Peloponneso, il conflitto tra Atene e Sparta che sconvolse il mondo greco per quasi trent’anni, ebbe un impatto profondo sulla cultura ateniese, compresa la produzione teatrale: opere come Elettra di Sofocle e Lisistrata, pur molto diverse per genere, tono e intenzione, riflettono in distinto modo le tensioni, le paure e le lacerazioni sociali generate dalla guerra. Al contrario della tragedia sofoclea, Lisistrata affronta direttamente il tema della guerra, ma con il tono satirico e dissacrante della commedia, la trasparente metafora dello sciopero del sesso delle donne ateniesi è gesto radicale e ironico che rappresenta la volontà di pace del popolo, emarginato dalle decisioni politiche: fu rappresentata poco dopo il disastro della spedizione siciliana, uno dei momenti più traumatici per Atene.
Diretto da Serena Sinigaglia con protagonista Lella Costa, questo allesimento è andato in scena nel giugno scorso al Teatro Greco di Siracusa, forte esempio di come il teatro classico possa parlare con voce potente e attuale ai nostri tempi, mantenendo intelaiatura originaria e tensione civile. Sinigaglia punta a un allestimento senza tempo, che trascende contesti specifici come Gaza o Ucraina, per riflettere sul dialogo tra i sessi e sull’innata inclinazione umana alla violenza: l’uso di telai, fili disordinati e pedane trasmette visivamente il tema del “malgoverno” che scioglie l’ordine (la tessitura) e genera guerre, concepita come “eroina tragica”, Lisistrata diventa, in questa lettura, figura di grandissima serietà che usa strumenti radicalmente seri nel contesto della commedia. Ne risulta «un’Atene dove non ci sono più uomini, perché tutti al fronte. Un mondo che si sta sgretolando e intanto politici e tecnocrati di Atene e di Sparta che non sanno, non possono, non vogliono risolvere la situazione. Ci ricorda qualcosa? La grande commedia è sempre una provocazione, scandalo che scuote le coscienze. E’ l’assurdo che si fa segno di ribellione, di visioni altre, magari poco probabili ma forse possibili. Lo sciopero del sesso da parte delle donne può essere una soluzione per fermare la guerra? Per rilanciare la vita e l’amore? Oggi più di ieri questa esilarante e perfetta commedia ci parla. Il suo antico richiamo risuona potente: “Donne di tutto il mondo unitevi! Perché non ci provate? Magari è la volta buona che ci riuscite!”».
Lisistrata
di Aristofane
traduzione Nicola Cadoni
drammaturgo Emanuele Aldrovandi
regia Serena Sinigaglia
regista assistente Arianna Sorci
con (in ordine di apparizione) Lella Costa (Lisistrata), Marta Pizzigallo (Calonice), Cristina Parku (Mirrina), Simone Pietro Causa(Lampitò), Marco Brinzi (Dracete), Stefano Orlandi (Strimodoro), Pasquale Montemurro (Filurgo),Giorgia Senesi (Nicodice), Pilar Perez Aspa (Stratillide), Irene Sereni(Rodippe), Aldo Ottobrino (Commissario), Salvatore Alfano (Cinesia), Alessandro Lussiana (Ambasciatore spartano), Stefano Carenza (Ambasciatore ateniese), Giulia Quacqueri (Pace)
Coro
Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Ludovica Garofani, Gemma Lapi, Zoe Laudani, Arianna Martinelli, Francesca Sparacino, Siria Veronese Sandre, Christian D’Agostino, Giovanni Costamagna
scene Maria Spazzi
costumi Gianluca Sbicca
musiche Filippo Del Corno
le musiche sono state eseguite dall’Ensemble Sentieri Selvaggi
arrangiamenti Francesca Della Monica, Ernani Maletta
coreografie Alessio Maria Romano
disegno luci Alessandro Verazzi
assistente scenografa Paola Grandi
assistente costumi Marta Solari
produzione Inda – Istituto Nazionale del Dramma Antico
Pompei,. Teatro Grande, 18-20 luglio 2025
Orario
dalle 20:00 alle 22:00
Biglietti
da € 15,00 a € 30,00
Date
venerdì 18 luglio 2025 8:00pm - domenica 20 luglio 2025 10:00pm(GMT+00:00)
Luogo
Teatro Grande - Pompei
Parco Archeologico di Pompei - Pompei - Campania
Organizzatore
Autore
Luigi Paolillo