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SERAVEZZA | Vinci 10 biglietti per Mario Puccini il Van Gogh italiano

Nuovo contest Fermati & Vinci! con in palio 10 biglietti omaggio offerti da Fondazione Terre Medicee, per la mostra “La passione del colore di Mario Puccini da Fattori al Novecento (1869-1920) – La riscoperta di un maestro, la prima grande mostra dedicata al Van Gogh italiano”, dall’11 luglio al 2 novembre al Palazzo Mediceo a Seravezza (LU), Patrimonio Mondiale Unesco. Per partecipare vedi sotto.

Dall’11 luglio al 2 novembre le sale del Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia (Lu), ospitano la mostra “La passione del colore. Mario Puccini da Fattori al Novecento (1869 – 1920)” curata da Nadia Marchioni ed Elisabetta Palminteri, promossa e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e Comune di Seravezza in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio.

Sono passati quasi cinquant’anni dall’ultima mostra dedicata all’artista livornese Mario Puccini (Livorno 1869 – Firenze 1920), definito a suo tempo il “Van Gogh italiano”, ed ora finalmente si offre l’occasione di riscoprire questo pittore attraverso un progetto espositivo inedito che consentirà di ammirare le sue maggiori opere nel contesto del panorama figurativo della Toscana fra la fine dell’Ottocento ed i primi due decenni del Novecento, precocemente aggiornato sulle novità europee. I dipinti di Puccini saranno dunque affiancati da opere di pittori come Giovanni Bartolena, Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia, Silvestro Lega, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Guglielmo Micheli, Alfredo Müller, Plinio Nomellini che, in modi diversi, contribuirono alla sua formazione ed all’affermazione della sua pittura nel panorama artistico contemporaneo.

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La comune matrice fattorina (Puccini continuerà a considerare Fattori come il proprio “maestro”), dalla quale si sviluppa, in differenti direzioni, l’opera degli artisti citati, è particolarmente riconoscibile nell’opera di Puccini e sarà evidenziata in mostra attraverso puntuali confronti.

Da qui Puccini partirà, dai primi anni del Novecento, per una ricerca verso un impiego del colore che sfocerà in una interpretazione del tutto personale, parallela agli sviluppi di alcune tendenze pittoriche europee di quegli anni.  L’inedita accensione cromatica e la vigorosa pennellata dei suoi dipinti hanno contribuito, assieme alla malattia mentale, per la quale l’artista fu recluso in manicomio per oltre quattro anni, a suggerire, già nei contemporanei, il legame fra la pittura di Puccini e quella di Van Gogh, la cui opera poté ammirare, assieme a quella di Cézanne, nella celebre collezione fiorentina di Gustavo Sforni, con il quale entrò in contatto nel 1911.

Fu proprio da questo momento che la sua carriera artistica fiorì grazie allo stesso Sforni (che possedeva sessanta dipinti di Puccini), a Mario Galli ed altri collezionisti che presero ad acquistare e commissionare dipinti. Ad una precisa committenza sembra, ad esempio, riferirsi un dipinto del quale l’artista scrive in una lettera da Seravezza all’amico Galli; questo documento conferma, assieme ad un buon numero di disegni ed olii, l’interesse di Puccini per il territorio apuo-versiliese, dove soggiornò a più riprese e, certamente, nell’autunno del 1914, riportando numerosi studi per la realizzazione dell’opera citata nella missiva.  Tra le opere esposte i capolavori della maturità dell’artista, riuniti per soggetto e genere: marine, campagne, scene di vita quotidiana, nature morte sveleranno la singolarità e la potenza del linguaggio pittorico pucciniano, mentre i suoi straordinari disegni segneranno le varie tappe del percorso espositivo.

Tra queste opere spicca “Il Lazzaretto di Livorno” di Puccini, che torna finalmente, dopo molti anni, a mostrarsi al pubblico nel suo incantevole splendore cromatico. Poi dipinti e ritratti le figure del maestro Fattori (tra cui la celebre tela proveniente da una prestigiosa collezione privata “Il Pio Bove“, a fianco del monumentale “Bovi al pascolo”, della Collezione Ente Cassa di Risparmi di Firenze), una serie di autoritratti di Puccini e i suoi esordi pittorici provenienti da esclusive collezioni private ed esposte al pubblico per la prima volta. Non mancano poi una serie di fotografie e documenti d’epoca che raccontano i quattro lunghi anni di isolamento di Puccini presso gli ospedali di Livorno e Siena.  

I vincitori del Contest per n.1 biglietto a testa sono: Lucia Calvo, Marina Bonuccelli, Sergio Scardillo, Valentina Marcaccini, Virginia Morelli, Maria Grazia Mancini, Salvatore Marchini, Anita Satriano, Graziella Biscontri, Valentina Troiano.

Info orari: 12 luglio/6 settembre dal lunedì al venerdì 17.00-24.00 | sabato e domenica 10.30 – 12.30 e 17.00 – 24.00
7 settembre/2 novembre dal giovedì al sabato 15 – 20 | domenica 10.30 – 20

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