Home Cinema Film da vedere “WAX: We Are the X”, la generazione dei Sacrificabili

“WAX: We Are the X”, la generazione dei Sacrificabili

Un’opera prima che sperimenta nuovi linguaggi e unisce i più svariati registri narrativi, passando dal romanzo di formazione al sociale, dalla commedia al thriller, dal romantico all’avventuroso. Dal 31 marzo al cinema, un road movie in soggettiva, ricco di contenuti interessanti e sorretto da tre ottimi giovani attori

[rating=4] Lorenzo Corvino definisce il suo primo lungometraggio WAX: We Are the X un “Self(ie) – Movie”: adoperando, tra i tanti mezzi, anche la fotocamera di uno smartphone, realizza un film interamente in soggettiva, mostrando grande competenza tecnica.

Due trentenni italiani (interpretati da Jacopo Maria Bicocchi e Davide Paganini) e una giovane francese (Gwendolyn Gourvenec) vengono mandati a Monte Carlo per girare uno spot pubblicitario. Dario, il regista, decide di documentare ogni momento del loro viaggio, munito di videocamere che dispone maniacalmente ovunque.
Tempo dopo, questi video, nelle mani di un giornalista, serviranno a ricostruire gli ultimi giorni dei tre giovani, apparentemente morti in circostanze non del tutto chiare.
Percorriamo, così, la loro settimana in Costa Azzurra, i loro incontri bizzarri, le riflessioni su un futuro indeterminato e demotivante, i ricordi dolorosi, il loro romantico ménage à trois.
Sullo schermo, dunque, il diario di viaggio dei tre protagonisti: gli attori guardano in macchina, incontrano lo sguardo dello spettatore, la ripresa acquisisce il carattere di testimonianza e si crea il forte coinvolgimento che il regista chiama “osmosi emotiva”.

La grammatica del film è sempre coerente e funzionale alle esigenze narrative, senza traccia di errori formali: per ogni inquadratura viene mostrato, subito dopo, il dispositivo che la riprende, spesso anche in modo eccessivo e autocelebrativo. Il film, presentato da Distribuzione Indipendente, segna ben dodici esordi, tra cui quello di Corvino, nel triplice ruolo di regista, sceneggiatore e produttore. Nonostante sia un’opera prima, il progetto ha suscitato l’interesse di molti sponsor nazionali e internazionali, che hanno contribuito a creare un prodotto di ottima qualità che vanta anche la partecipazione di attori internazionali come Rutger Hauer e Jean-Marc Barr.

Lorenzo Corvino inquadra i cosiddetti Sacrificabili, la generazione di chi ha superato i trent’anni e si ritrova proiettato verso un futuro senza certezze, come la cera – wax, appunto – che si adatta a ogni situazione, e inevitabilmente si indurisce. Ma i Sacrificabili di Corvino riescono a prendersi una rivalsa, forse illusoria, forse troppo ottimista. Un quadro, questo, di cui il regista trentaseienne sente di far parte, insieme al suo staff, e lo sottolinea scegliendo un titolo corale per il suo film: Noi siamo la Generazione X.

 

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