[rating=4] E’ il 2005 quando Micheal Burry, geniale ed eccentrico gestore di un fondo privato della California, scopre “leggendo i numeri” che c’è un’enorme bolla e che il florido mercato dei mutui americani in realtà tanto florido non è.
Così decide di scommettervi contro proponendo alle banche dei “credit default swap” , ovvero contratti di assicurazione che prevedono il pagamento di un premio periodico in cambio di un pagamento di protezione in caso di fallimento dell ‘azienda di riferimento. Tutte le banche accettano, ritendo impossibile l’ipotesi profilata da Burry. Ma a Wall Streeet le voci girano rapidamente, Jared Vennett, impiegato di Deutsche Bank, viene a sapere dell’idea di Burry e, fatte alcune verifiche, scopre che l’ipotesi è piuttosto realistica. Così decide di proporre l’affare al trader Mark Baum.Due giovani investitori, Charlie Geller e Jamie Shipley, leggendo un opuscolo di Vennett trovato nella hall di una banca, credono alla logicità della teoria e decidono di scommettere anche loro contro le banche.
Il film La Grande Scommessa
La regia decide di fondere diversi registri, dal comico al drammatico e sceglie volutamente di “abbattere la quarta parete” servendosi di un saltuario narratore omnisciente Vennet-Gosling e affidando la spiegazione di complessi tecnicismi finanziari a Maggie Robbins immersa in una vasca da bagno che sorseggia dello spumante e a Selena Gomez che gioca alla roulette, entrambe nel ruolo di loro stesse.
In fondo a vincere questa “grande scommessa” è Adam McKay, i tempi del “Saturday Night Live” sono lontani, ma il comico-autore e regista ha il merito indiscusso di aver realizzato un film drammatico accattivante e, in alcuni punti, divertente, nonostante l’argomento sia piuttosto ostico. Complice della buona riuscita del film La Grande Scommessa