Home Cinema Film da vedere Dobbiamo parlare: viaggio nella notte tra amore, amicizia e tradimenti

Dobbiamo parlare: viaggio nella notte tra amore, amicizia e tradimenti

[rating=4] Parlare fa bene all’amore? Sembrerebbe di no a giudicare dall’ultima fatica di Sergio Rubini “Dobbiamo parlare” nelle sale dal 19 novembre, che racconta appunto le parole e la loro pericolosità nei discorsi di ogni coppia.

Il testo, in origine nato per una prima destinazione teatrale e diventato una sceneggiatura solo in un secondo momento, ha per protagonisti due coppie: la prima formata da Vanni, uno scrittore cinquantenne affermato, e Linda, trentenne ghost writer del suo compagno, che vivono in affitto in un attico nel centro di Roma, la seconda da Costanza, dermatologa, ed Alfredo (detto il Prof) famoso cardiochirurgo toracico, sposati e benestanti.

Una sera, mentre Vanni e Linda si accingono ad uscire per festeggiare il loro anniversario, si ritrovano in pratica “sequestrati” in casa, perché all’improvviso irrompono i loro migliori amici in piena crisi coniugale, in quanto Costanza ha scoperto che Alfredo ha un’amante; da qui partirà una serie di recriminazioni che durerà per tutta la notte e farà emergere rancori insospettati in entrambe le coppie, infatti il progressivo tirar fuori tutta la verità provocherà un contagio che coinvolgerà anche gli altri due amici.

La notte si rivelerà una sorta di anatomia di un’amicizia, della coppia borghese prima, della coppia di intellettuali dopo, trasformando l’attico in un campo di battaglia; una volta giunto il mattino ci mostrerà dei personaggi molto diversi rispetto a ciò che erano la sera prima, sorprendendo e sovvertendo le previsioni degli spettatori.

Il film si svolge interamente nell’appartamento di Vanni e Linda, ma Rubini riesce a dar vita ad una regia con tanti punti di vista e tante diverse angolazioni di ripresa senza rischiare l’effetto claustrofobico, per cui si ha quasi la sensazione di trovarsi in teatro.

La storia è una riflessione sull’amore e sulla vita di coppia e sul “fatale” momento in cui ci si deve chiarire, qualcosa che spaventa perché, inevitabilmente, vengono fuori le parole e con esse le verità sottaciute fino ad allora; nel film lo scontro all’interno della coppia diventa poi anche quello di una coppia conto l’altra e rappresenta uno scontro generazionale, su come si può diventare dopo i 50 anni e su come si è quando se ne hanno 30.

Decisamente comico Fabrizio Bentivoglio nel ruolo del Prof, un medico che ogni volta che muove le mani salva una vita e che ha una personalità davvero esuberante, ma che fuori dall’ospedale vale molto meno; bravissima Isabella Ragonese, che impersona una ragazza borghese intellettuale che si adagia nella comodità di rimanere un po’ sempre nell’ombra di qualcuno ma poi, come in un romanzo di formazione, avrà la forza di tirare fuori qualcosa di suo che non aveva mai avuto il coraggio di rivelare; pregevoli anche Sergio Rubini nel ruolo del pacato e riflessivo Vanni e Maria Pia Calzone, simpaticissima e con un’accattivante cadenza partenopea.

“Dobbiamo parlare” è una commedia intelligente, non superficiale ed anche se si ride di qualcosa che sembra lontano, si ride perché ci si rende conto che tutti si possono riconoscere in dinamiche che hanno vissuto o di cui sono stati spettatori.

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