Presentato al Toronto After Dark Film Festival 2012, A Fantastic Fear of Everything è una “semi-commedia” inglese low-budget scritta e diretta da Crispian Mills e co-diretta da Chris Hopewell. Uscita nel 2012 nel Regno Unito e in Irlanda, è basata sul racconto Paranoia in the Launderette (Paranoia nella Lavanderia), di Bruce Robinson, regista e sceneggiatore di Shakespeare a colazione, film di debutto uscito nel 1987 (titolo originale Withnail and I).
A Fantastic Fear of Everything è stato molto sostenuto dai Pinewood Studios, interessati alla realizzazione e diffusione di film britannici a basso budget. È stato distribuito dalla Universal Pictures nel Regno Unito e negli Stati Uniti dalla Indomina Releasing, divisione della Indomina Group.
La surreale vicenda narra di Jack (Simon Pegg), scrittore di libri per bambini, trasformatosi in autore di libri gialli per adulti e le ricerche sui serial killer dell’età vittoriana hanno contribuito a far nascere in lui l’irrazionale paura di finire assassinato.
Quando un misterioso produttore esecutivo di Hollywood mostra un inspiegabile e improvviso interesse per una sua sceneggiatura, ciò che dovrebbe essere motivo di orgoglio per Jack si trasforma nel tracollo definitivo, costringendolo ad affrontare le sue assurde paranoie, derivate dalla sua insicurezza nella vita privata. Di fronte alle sue irrazionali paure dovrà prendere coraggio e superarle. Ma nel suo caso, ci sarà il gioioso finale “… E tutti vissero felici e contenti”?
Bellissima l’interpretazione dell’attore Simon Pegg (qualcuno di voi forse lo ricorderà nell’esilarante black-comedy Hot Fuzz), nel ruolo dello scrittore pauroso. Notevole è sicuramente la regia, che pur non potendo accedere a grandi spese, riesce ad adottare tecniche di grande impatto, rendendo questa commedia accattivante anche dal punto di vista estetico. Un esempio è l’uso dello stop-motion, soprattutto nella scena immaginaria del teatrino e durante il racconto di “Harold the Hedgehog”, oppure le tinte noir nello scantinato della lavanderia a gettoni. Vanno citate anche quelle piccole accortezze utilizzate da Mills, come l’inquadratura dell’occhio di Jack in stile Psycho (forse un omaggio?), che gira in un lento vortice, per poi allargarsi, mostrando un bellissimo mezzo primo piano o “mezzo busto”.
Le tinte leggere della commedia ben si uniscono alle ambientazioni dark con fosche tonalità tendenti al thriller/horror. La storia, come in ogni favola, nasconde una morale, adatta ad adulti e bambini: nella vita è necessario affrontare sempre i propri demoni, e se inizialmente risulterà impossibile sconfiggerli, imparando a conviverci li supereremo, lasciandoli sprofondare nell’oscurità. Forse è quello che è successo a questa bella favola inglese: creata e distribuita, è stata lasciata a se stessa, nella speranza che un giorno riemerga dal buio, permettendo a tutti di conoscerla e apprezzarla.
Nel frattempo, è possibile trovarla online, ma nonostante questo, mi auguro vivamente che anche in Italia un giorno, decidano di proiettarlo, a dispetto dei pregiudizi sui film low-budget.