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Il n° 14: verso il grande leccio di Faltognano

Un tratto dei sentieri del Montalbano, verso il grande leccio di Faltognano, vero Patriarca, insieme a un racconto poetico ed una ricetta. A noi! O compulsivi!

Foto Furcas

Di nuovo insieme per condividere un tratto dei sentieri del Montalbano che nel particolare fa parte del  contrassegnato n° 14 e che incrocia la dimora del grande Leccio di Faltognano un Quercus ilex di circa 300 anni. Per i Compulsivi un Attacco in piena regola (leggi il racconto) e per gli Affamati, la ricetta: riso alli strigoli (per chi si fosse collegato solo ora cliccare preventivamente qui).

schema sommario del percorso

Dove: Anchiano, comune di Vinci (Fi)
Difficoltà: media
Lunghezza:  4 km (circa eh!)
Dislivello: 150 metri più o meno
Tempo di percorrenza:  da 1 ora e mezzo due a crescere a seconda del vento che sfrutterete
Camminata meditativa:  approvata e garantita

Flora: ulivi, quercia, pino marittimo, castagni, cerri, ontani neri, carpino bianco. Si trovano stillicidi dove vivono scilla, campanelline, bucaneve, dente di cane. Asteracee nei tratti soleggiati.

Fauna: granchio di fiume, barbagianni, passero solitario, merlo, picchio rosso, scricciolo, storno, saltimpalo, torcicollo, cinghiale, tasso, puzzola, salamandra, salamandrina dagli occhiali, rospo, rana dalmatina, sanguisuga d’acqua dolce, pulce d’acqua, che l’ombra ti rubo’ e tu ora sei malato e la serpe d’autunno che hai schiacciato … calabroni, zanzare …

Flora spontanea ricette: riso alli strigoli 

Fauna ricette: sono vegetariano e quindi ve le trovate da soli, se proprio se proprio …

IL 14 DA SANTA LUCIA

Potete scegliere, concedendovi più tempo, se parcheggiare nel solito Piazzale Dent accanto alla casa natale di Leonardo da Vinci oppure (consigliato) salire per la strada direzione Santa Lucia all’incrocio che porta a sinistra a Sant’Amato, a destra a Faltognano.   Dopo aver percorso qualche tornante con la splendida vista delle colline vinciane lasciate l’auto nel piccolo piazzale che troverete nel piccolo e grazioso gruppo di case che ha il nome di Santa Lucia. Quindi seguite i segnali.

il 14 foto Furcas

Seguendo per Faltognano subito il sentiero scende molto ripidamente e se bagnato è semplice scivolare immediatamente per via del tratto iniziale dove è stata posizionata sul terreno una griglia di plastica che ha per il camminatore un simpatico effetto scivolo discendendola ed un incoraggiante simil-scala mobile-presa-al-contrario, risalendolo.             Terminato questo segmento si continua a scendere ma più moderatamente in mezzo agli olivi, nella campagna che si mostra florida e assetata per l’attuale mancanza di precipitazioni.

Rovi Foto Daniele Furcas
Foto Daniele Furcas

Non appena giunti nelle vicinanze di questa splendida dimora immersa nel verde alla vostra destra troverete i segnali bianco rossi che vi indicheranno dove indirizzare le forti gambe che avete. Nel dubbio chiedete alla guardiana della dimora:

Guardiana Foto Daniele Furcas

Sicuramente la Guardiana vi spiegherà che non potete stare lì e che dovete guadare il piccolo ruscello poco più a destra od altrimenti utilizzare la scala in legno lasciata appositamente là per voi. Il ruscello è uno spaccato meraviglioso e lussureggiante di ciò che si può trovare in Natura quando se ne rispettano le istanze ed ospita ogni sorta di animaletti acquatici e non. Essendo utilizzato dagli insetti lo è pure dai calabroni che non si mostrano aggresssivi e perlopiù vanno a rinfrescarsi…. ma non tirategli le ali per burla, insomma! Anche all’interno della vegetazione troverete dei segnali che non vi permetteranno errori di sorta.

little bridge Foto Daniele Furcas

Comincerete a salire e seguendo sempre il 14 dopo una decina di minuti, attraversati altri piccoli gruppi di case pittoresche vi troverete alla Chiesa di Santa Maria Assunta edificata nel XIII secolo accanto alla quale vive il nostro Leccio, un po’ provato, stampellato, ma sempre carismatico e maestoso. Ha una circonferenza del tronco di 4,60 m, è alto 11 m e dà su una vista impagabile.

Santa Maria Assunta e Leccione Foto Daniele Furcas
La Contea Foto Daniele Furcas

Dopo un obbligato rimirare che sarà naturale fiancheggiando questi monumenti, l’architettonico ed il naturale, sostate un attimo all’altro monumento, quello dei Caduti della Grande Guerra posto sempre sullo stesso prato. Sembra impossibile che da un posto così, si possa andare a morire in trincee di altrui volontà. Utile non perderne memoria.

Continuate quindi a destra del monumento o sul sentiero che gli gira intorno per poi prendere la strada asfaltata dirigendovi a sinistra verso l’alto e prendendo poco dopo il sentiero caratterizzato da alcune file di cipressi sulla destra:

La fila da intraprendere Foto Daniele Furcas

Da qui seguendo il sentiero salirete piuttosto lievemente ma inesorabilmente attraverso i boschi che contraddistinguono la zona e quindi popolati di quercia, pino marittimo, castagni, cerri, ontani neri, carpini. Il sentiero è largo e godibilissimo ed è il tratto più lungo da percorrere se paragonato al precedente. 45 minuti ci vogliono mediamente e regala una sensazione piacevolissima soprattutto se si ha il tempo e la predisposizione a soffermarsi nei punti più graditi ad ascoltare il mondo che tenta di nominarci, nella certezza di riprenderci, prima o dopo. Fate attenzione a non andare all’ultimo bivio verso la Torre di Sant’Alluccio, ma verso Santa Lucia, Fonte del Sassone. Dovete ancora camminare in discesa per un po’.

Tornati al punto di partenza potete riprendere l’auto e ringraziare.

Alla prossima.

Voci a Cappella Foto Daniele Furcas

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