Home Teatro L’Infinito Giacomo a teatro ha la voce di Giuseppe Pambieri

L’Infinito Giacomo a teatro ha la voce di Giuseppe Pambieri

[rating=5] Un Leopardi inedito, non solo poesie, ma pure spaccati sconosciuti della sua vita quotidiana, golosità, abitudini e repulsioni mai conosciute prima, come per l’acqua. Non amava la minestra calda e detestava lavarsi con l’acqua fredda. Il momento del bagno corrispondeva al capitolo più doloroso della sua esistenza quando da piccolo curiosava qua e là. Suo papà aveva messo insieme una splendida biblioteca ed al futuro poeta piaceva restare tra quei libri polverosi ma pure rincorrersi coi fratelli e sporcarsi. Tra lo sporco ed il bagno non aveva dubbi. Anche il sudore diveniva per lui un’espressione dell’anima da non lasciare andare via.

E’ un bellissimo “ritratto” quello che dona Giuseppe Pambieri in questo monologo. Sul palco fasciato dal buio sprazzi luminosi cadono al giusto verso accompagnando l’attore e doppiatore mentre legge aneddoti e decanta poesie, quelle che ci hanno fatto amare per sempre l’artista di Recanati (A Silvia, Alla luna, La Ginestra, etc.).

Poesie e dolori potremmo definirlo. Dolori di vita vissuta, per il fisico piegato dai diversi mali che addolciva alla ricerca di gustose pietanze, quelle della cucina napoletana più di tutte. E’ incredibile la dovizia di dolci, paste, sorbetti e gelati, di cui era un vorace consumatore. Amava Napoli per questo, perché era piena di gelati. E le passeggiate al centro della città partenopea erano un itinerario del gusto che non tralascia di descrivere nelle sue permanenze.

Suggestione, atmosfere forti, tenerezza, Pambieri sa dosare molto bene il racconto cucitogli addosso da Giuseppe Argirò, drammaturgo e regista (giuseppeargiro.net). Anch’egli presente al Teatro dell’Angelo alla penultima replica romana. L’ultima occasione per ascoltare “L’Infinito Giacomo” ovvero vizi e virtù di Giacomo Leopardi l’avrete il 25 novembre prossimo e sempre al Teatro diretto da Antonello Avallone (via Simone de Saint Bon). Argirò non è nuovo ad originalità e studio dei testi. Ha scritto infatti e diretto il monologo “Odissea Penelope”, interpretato prima da Paola Gassman e poi da Iaia Forte. Ma, ne “L’infinito Giacomo” si supera. “Leopardi non è tutto nella sua poesia” ed ha ragione, dimostrandocelo.

Quanto a Giuseppe Pambieri per lui nuovamente la capitale dal 12 al 20 febbraio 2015 quando sarà impegnato nel “matinèe” per la Scuola Teatro Quirino e, questa stagione è nei cartelloni per l’Italia anche nel lavoro con Giuliana Lojodice “La professione della signora Warren” . Marito dell’attrice Lia Tanzi è padre di Micol.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version
X