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Il potere delle parole – Mein Kampf di Stefano Massini a Trento

Un’intensa prova d’attore per l’inaugurazione della Stagione di prosa

Mein Kampf ph Filippo Manzini
Mein Kampf ph Filippo Manzini

Standing ovation per lo spettacolo Mein Kampf di e con Stefano Massini, andato in scena al Teatro Sociale di Trento dal 6 al 10 novembre 2024.

Il Centro Santa Chiara apre la stagione di Prosa con una intensa prova d’attore, che porta a riflettere su un testo non semplice, a lungo proibito in Germania.

Sono passati 100 anni dal 1924, anno in cui Hitler dettò il suo manifesto autobiografico a Rudolf Hess, durante la sua prigionia a Landsberg. Solo nel 2016 la Germania decise di consentire nuovamente la pubblicazione del testo, per permettere al pubblico di riflettere sugli orrori del passato.

Con questo pensiero Stefano Massini, dopo aver passato diversi anni a lavorare sui testi dei comizi del Führer, offre al pubblico uno spettacolo di grande impatto, in cui anche chi non ha mai letto Mein Kampf riesce a sentirne la portata. Si tratta dell’autobiografia di un visionario ossessionato dal riscatto, che man mano si convince di poter trasformare le sue frustrazioni in una rivoluzione. Nel testo come nello spettacolo sono ben evidenziati il suo pensiero politico e il programma del Partito nazista.

Un monologo di 80 minuti senza intervallo, recitato perfettamente da Massini su una pedana illuminata a forma di rombo, simbolo del foglio di carta di cui si parla all’inizio, quando la storia può ancora essere scritta. Pochi gli oggetti di scena e musiche di effetto, Massini dapprima arriva dall’atrio percorrendo tutta la platea, parlando della terribile notte del 10 maggio 1933, in cui nell’Opernplatz berlinese vennero bruciati più di 20.000 libri. Nelle scene successive Massini affronta temi della gioventù di Hitler, il primato della razza, la glorificazione del Führer, il ruolo delle masse e della propaganda.

Massini è molto abile già dalle prime scene a riprendere lo stile ossessivo ed enfatico usato da Hitler. La bravura dell’attore è anche quella di mostrarci un uomo qualunque, con delle problematiche psichiche alla base di rabbia, frustrazione e disillusione giovanile, ma con un grande potere, quello di incantare le masse con le parole.

Di grande impatto le scene in cui dall’alto cadono libri, vetri e valigie, creando rumori assordanti, che ricordano le tragedie vissute durante la guerra.

Mein Kampf è uno spettacolo sul potere della parola e su come queste vengano utilizzate, perché sappiamo che possono generare anche odio e crimini contro l’umanità.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Attori
Drammaturgia
Allestimento scenotecnico
Pubblico
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il-potere-delle-parole-mein-kampf-di-stefano-massini-a-trentoMEIN KAMPF <br>di e con Stefano Massini <br> da Adolf Hitler <br> scene Paolo Di Benedetto <br> luci Manuel Frenda <br> costumi Micol Joanka Medda <br> ambienti sonori Andrea Baggio <br> produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa <br> in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana

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