Home Teatro Commedia…maggiorenne. La valigia diplomatica in versione teatrale

Commedia…maggiorenne. La valigia diplomatica in versione teatrale

Atto corale per il Gruppo Teatro Shalom, che propone una folta versione teatrale del film La valigia diplomatica. Dal 26 dicembre al 7 gennaio a Empoli

La valigia diplomatica, messa in atto al Teatro Shalom di Empoli da un gruppo del territorio, è una fresca e gradevole commedia tratta dalla sceneggiatura dell’omonimo film degli anni Ottanta – che materializza un bisogno di intrattenimento e svago non eccesivamente volgare (dove non lo offre la televisione, ci pensa la prosa). Gli ingredienti tipici della farsa per adulti ci sono: equivoci, azione e malizia, anche se l’intreccio presenta alcuni clichés, come la segretaria dai facili costumi, o l’ormai abusata scappatella-extra-coniugale.

Più lenta la prima parte della pièce, quasi “riscaldamento” prima di affrontare un secondo tempo più brioso e ritmato, dove gli attori hanno modo di giocare anche con la pantomima e rendere più completa l’interpretazione. La frenesia umoristica si innalza con un serrato via vai di entrate, uscite e ribaltamenti dei ruoli, che provocano sonore risate nel pubblico. In levare il finale, con la chiusura del sipario sull’inevitabile catastrofe imminente: il marito, nonché assistente del Ministro del Commercio inglese, è colto in flagrante dalla moglie mentre si concede alle avances di provocanti signorine in una stanza d’hotel parigino. Buona l’idea di lasciare tutto all’immaginazione di chi guarda.

Il sottofondo dell’opera, che ha come sottitolo La valigia, il ministro, le signore, si regge su un’intelligente parodia del potere, con tutti i casi tipici che si ripetono nelle epoche: la corruzione, l’assenteismo, l’abuso d’ufficio. Non manca quasi niente per pensare ai grotteschi bunga bunga del nostro ex premier, al caso Ruby o agli scandali poco-diplomatici che sfiorano un po’ tutti i partiti italiani (e forse globali?). Pur truccata con il rimmel leggero della commedia dell’equivoco, la drammaturgia mira a ridicolizzare le schiere di galantuomini che firmano leggi e trattati per noi: uomini o galantuomini?
Lodevole l’impegno del cast artistico, che pur accostandosi a una realtà amatoriale, si è rivelato all’altezza della situazione. Il gruppo ha colto nel segno ed è riuscito nello scopo di riscaldare la platea in un freddo pomeriggio di fine dicembre.

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