
Videowall prospettico ottuso verso gli spalti e su uno schermo tutto rosso come da locandina del concerto, un palco su due livelli tastiere, basso, batteria, rispettivamente suonati da Ghando, Giacomo Rossetti, Cristiano Dalla Pellegrina, tutti in nero e al livello basso con due lingue ad afflato in mezzo al parterre, languido di musica e mascolinità, Mac, Pau e Drigo con pantaloni nero e rosso, nero e bianco sopra rispettivamente, Cesare Petricich, chitarra ritmica, Paolo Bruni, voce e chitarra, Enrico Salvi, chitarra solista gli anchormen.
“…trattasi di abilità…” parte il concerto con “Siamo ancora qua” dal decimo album in studio Desert Yacht Club di recente pubblicazione, il 9 marzo scorso, per la precisione, donde il nome del tour 2018. Ultima produzione anche i brani successivi “Adios paranoia” che inneggia al paese di ricorrente passione nei versi della band, il Messico, appunto e “… Ci sarà un ballo da ballar …”con “No problem” mentre il videowall a cuneo alle spalle movimenta a mo’ di passeggiata e mosaico i palazzi di una città da sogno. Piedi scalzi e unghia a smalto nero, ironia sul nome Negrita, e Pau saltando e cantando da una penisola all’altra del palco confessa di non aver mai creduto di arrivare a dirlo “Non ci guarderemo indietro mai” e lo cantano dall’album Radio Zombie del 2001.
Ed ecco “Il gioco” il singolo apripista dell’album 9 della loro carriera, datato 2015, un successo enorme attesissimo dal pubblico, cantato e ballato in tuti gli spalti del Palalottomatica. Quindi su un fondale che vede foto cadere nel vuoto come un passato, il brano “Brucerò per te” e siamo nel 2011 con l’album Dannato vivere. ‘Quando vedi tua figlia che ti sorride’ dice il leader del gruppo ‘anche se il momento attuale è brutto, il canto che viene spontaneo è “Voglio stare bene”’ e siamo di nuovo nel lavoro del 2018. E se finora il pubblico ha ascoltato è arrivato il momento di ballare con il brano che echeggia alle spiagge, al mare, all’estate e un sintonizzatore di frequenze FM radio a bordo palco anch’esso rosso lancia “Radio Conga” da HELLdorado del 2008, un lavoro che ha ispirazioni internazionali e si esprime in Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese, Portoghese con contaminazioni linguistiche africane, nel paradiso del mondo musicale come l’entusiasmo del brano sul palco comunica.
Tanti i generi musicali del gruppo nella loro scelte musicali e se con “Fuori controllo” la musica comunica che “ … il vento sta cambiando…” ancora dalla produzione del 2011 ecco il punk con “Il libro in una mano, la bomba nell’altra” e l’esorcismo alla guerra con la cultura e la staffetta con i brani musicali del 2008. A questo punto la scaletta crea spazio a un altro successo “Che rumore fa la felicità?” di medesima epoca paridisiaca. “Milano stanotte” riporta a Desert Yacht Club e all’aggancio che fa la musica da nord a sud con il brano appunto “Rotolando verso sud” e lo trappo della bandiera del Brasile da parte di Pau al pubblico sotto il palco e si ritorna ai clamori del 2005.
Il concerto apre un momento acustico e nell’annuncio di Pau solo sgabelli per i tre anchormen e chitarre, quindi le note di “Non torneranno più” di recente pubblicazione, e qui cornici dorate e vintage illuminano la scena. “Ho imparato a sognare” dall’album XXX del 1997 colonna sonora scelta dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo per il loro primo film “Tre uomini e una gamba”. “Magnolia” ancora del 2005 in versione acustica lascia solo sul palco la voce e la sua chitarra a testimone del gruppo e pertanto subito dopo è il momento degli altri due protagonisti Mac e Drigo, con “Splendido” del 2011 e nulla può fermare le maree o la grandine, quando arriva l’amore come un uragano a spaccarti la vita, è il messaggio.
La band di nuovo in sei di nuovo su due livelli con il successo “La tua canzone” del medesimo anno ed è festa per il gruppo che ricorda i suoi inizi al concertone del primo maggio quando chiusa l’esperienza de Gli Inudibili, decide di chiamarsi Negrita e canta il brano che sugellò quel momento “In ogni atomo” da Reset del 1999. La festa e la voglia di sballarsi è un mood del gruppo da sempre, pertanto “Sex” e “Transalcolico” e il messaggio “…Bevo che cosi’ mi va’ …” per i brani successivi e si torna indietro di due anni nella lettura della discografia fino al brano di successo e cesura per la serata tra il pubblico e la band “A modo mio” successo di medesima pubblicazione.
Presentata la banda Pau, contento dell’entusiasmo del pubblico, introduce al singolo promo dell’ultima produzione “Scritto sulla pelle”, a “Bambole” la sbornia ideologica post-moderna che pervadeva i dialoghi della società del 2001, a mò di firma dei Negrita. “Mama maè” e siamo di nuovo al cambio del 1999 per il gruppo e se questi sono i tre bis, il saluto alla platea è con l’augurio “Gioia infinita” il successone e un cult del 2008 per il sestetto sul palco e in proscenio, per i meritati applausi, i gridolini di commiato e l’abbraccio tra i musicisti, che, dopo un momento di crisi e distacco, sono felicemente approdati a questo nuovo album e tour.