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Mario Biondi nel nuovo tour al Teatro Augusteo di Napoli

Il nuovo tour del cantante siciliano con i Quintorigo in giro per l'Italia fino a fine dicembre

Mario Biondi ©SpectraFoto

Napoli accoglie con uno spettacolare sold out la prima tappa del nuovo tour di Mario Biondi con i Quintorigo al Teatro Augusteo di Napoli lunedì 3 dicembre.

Mario Biondi, pseudonimo di Mario Ranno, cantante, compositore e arrangiatore catanese, è figlio d’arte. Il suo pseudonimo riprende quello del padre Giuseppe Ranno, cantante, in arte Stefano Biondi.

La musica e il canto ha sempre fatto parte della sua vita visto che a 12 anni già cantava nei cori gregoriani in chiesa e nelle piazze siciliane grazie al padre. Innamorato della lingua inglese, da sempre è la lingua che sceglie per la sua carriera artistica.

Prima turnista per diversi musicisti, dal 1988 inizia a fare da spalla a big d’epoca come Ray Charles. Grande appassionato della musica soul, impara a forgiare il suo particolarissimo timbro vocale ascoltando i dischi di interpreti come Lour Rawls, Al Jarreau e Isaac Hayes.

Il successo arriva nel 2004 con “This is What You are” consolidato dall’uscita del primo album nel 2006 “Handful of Soul” inciso col gruppo High Five Quintet, che gli farà conquistare il primo dei due disco di platino della sua carriera.

Da tale riconoscimento la sua carriera è in totale ascesa. Sette album pubblicati di grandissimo successo, che gli hanno fatto girare il mondo in tour di grandissimo successo di pubblico e di critica, ormai Mario Biondi è una delle voci più conosciute del mondo intero tanto che spesso è stato accostato ai grandi della musica soul come Barry White.

La voce è il suo tratto distintivo, un marchio di fabbrica che lo rende riconoscibile in tutto il mondo. Perché quelle note, così basse, intense e profonde, le prende solo lui. Note che sono diventate un marchio di fabbrica al servizio del soul del jazz, del rhythm and blues.

Anche il cinema si accorge che ha una voce straordinaria tanto che nel 2008 viene coinvolto dalla Walt Disney nel progetto di remake de “Gli Aristogatti” e nel 2010 presta la sua voce al brigante Uncino nel film d’animazione “Rapunzel – L’intreccio della torre” ed infine nel 2011 doppia Miguel nel film d’animazione “Rio”.

Tre le sue presenze a Sanremo, la prima con Amalia Grè con il brano “Amami per sempre”, nel 2009 con Karima in “Come in ogni ora”, e nel 2018 con la canzone “Rivederti”.

Nei concerti esprime tutta la sua simpatia e la sua verve oltre all’immenso talento che gli consente di interpretare canzoni che vanno dal jazz al soul con uno stile unico che gli ha permesso di conquistare le platee del mondo intero.

Da poco finito il tour estivo, che lo ha portato nei teatri più prestigiosi di moltissime città europee, ha ideato questo nuovo tour che lo porterà fino alla fine di dicembre in 13 date in giro per i maggiori teatri italiani, come Teatro degli Arcimboldi di Milano, Teatro Ariston di Sanremo, Teatro Openjobmetis di Varese, Teatro Colosseo di Torino, Teatro Regio di Parma, solo per citarne alcuni fino a concludere il tour il 27 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Sul palco del Teatro Augusteo di Napoli è stato accompagnato dall’eclettico quartetto romagnolo Quintorigo insieme a Federico Malaman al basso, Massimo Greco al piano, e Tosh Peterson alla batteria, che con il loro personalissimo sound hanno rielaborato e riarrangiato le più belle canzoni del repertorio del cantante siciliano.

Tripudio del pubblico per l’arrivo sul palco di Mario Biondi, nel solito completo nero su camicia bianca, che cambierà poi nel corso del concerto con altri due cambi d’abito, sempre rigorosamente neri, che inizia il suo concerto con “Serenity” (dall’album “If”) e “Rio” e “Upside Down” tratto da “Brasil”.

Il concerto poi segue con una formula davvero innovativa, non solo il talento di tutti i musicisti presenti sul palco, e gli effetti di un’insolita musica elettronica (lo stesso Mario Biondi accompagna le sue canzoni con i suoni di un loop e di una tastiera elettronica) ma anche con piacevoli intermezzi di brani registrati che raccontano la vita e la musica dei miti dell’artista siciliano e dei vari musicisti e artisti con i quali ha collaborato durante la sua carriera. Come nel caso dell’omaggio a Pino Daniele con “Appucundria” ricordato nel  momento della loro partecipazione sul prestigioso palco dell’Arena Santa Giuliana di Perugia nell’ambito dell’Umbria Jazz Festival, come a quello di Al Jarreau, maestro indimenticabile per lo stesso Biondi che lo volle nel suo  “Light to the world” dell’album “Sun”.

Il concerto continua con tantissimi brani “Cry Anymore” e “Black Shop” dall’album “If “, “I can’t Keep from Crying” “Never Die”, (Handful of soul) in una versione di musica rielaborata dal talento non solo dei Quintorigo ma anche dell’estro creativo di Max Greco, pianista d’eccezione e compositore di grandissimo livello (il brano “I wanna be free” è firmato anche da lui). Il pubblico si scatena, insieme allo stesso Biondi che accompagna i brani con piccoli cenni di danza, con i celebri “Rivederti” (Sanremo 2018), “Love is temple”, “Be Lonely” ma anche con brani come “Bom de Doer”, “A child runs free”, o “Do you feel like I feel” uno dei brani piu’ belli di un altro tra i suoi album piu belli “Best of soul”.  Mario Biondi è decisamente in grandissima forma, sia a livello di voce che a livello di presenza scenica, dichiara apertamente che è stata una pazzia scegliere una città importante come Napoli come prima piazza del nuovo tour ma di essere stato felice di tale pazzia, visto il calore che la città gli ha tributato.

Dopo piu di due ore di concerto nelle quali la magnifica voce di Mario Biondi è l’assoluta protagonista e con gli applauditissimi “Something that was” , “Shine on”, “This is what your are” , dedica al pubblico (in piedi sottopalco per omaggiare il loro mito) due strepitosi bis con una bellissima interpretazione di “There’s no one like you” dedicata al calore del pubblico napoletano, e il nuovo brano “I wanna be free” un vero e proprio omaggio al rispetto delle libertà e della sensibilità come risposta all’oppressione sull’uomo che ha generato sempre e solo dolore e violenza, che, ne siamo sicuri, conquisterà il cuore del pubblico da sempre innamorato della voce e della musica di Mario Biondi.

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