Home Note d'autore La Réunion per il 50° anniversario nella Notte New Trolls a Roma

La Réunion per il 50° anniversario nella Notte New Trolls a Roma

I New Trolls in tour, lunedì 13 febbraio 2017 al Teatro Brancaccio.

Doppia batteria in fondo palco, due tastiere a bordo palco e due chitarre: ecco i sei componenti dei New Trolls, band storica del panorama musicale italiano dei fine anni ’70. Le luci sì ci sono, ma essi contano di più. Il loro genere è rock progressive, il virtuosismo tecnico e il polifonico strutturato in falsetti, acuti e bassi sono gli skills.

“La Signora senza anelli”, del 1981 dall’album FS è il brano di apertura del concerto. Se tante sono le abilità vocali e musicali dei componenti, “Una miniera” è il brano che le sintetizza e qui la voce dai toni acutissimi, talora in falsetto, di Nico di Palo trova la sua apoteosi. Quindi la hit nonché sigla di Discoring ’81 “Là nella casa dell’angelo” e ad una settimana dai fasti sanremesi Ricky Belloni, al basso, portavoce del gruppo, ricorda le diverse partecipazioni alla kermèsse il cui ultimo posto era ad appannaggio della band, ma nel 1985 ottengono il premio della critica per miglior testo. In effetti in quell’occasione il brano lo avevano solo interpretato, la firma del brano fu di Fabrizio De Andrè ed allora “Faccia di Cane” e l’omaggio al medesimo.

Ora al centro palco lascia la batteria e si unisce all’ensemble polifonico Gianni Belleno per “Che idea” del 1979 dall’album che porta il nome della band, detto anche “La barchetta” per l’immagine di copertina, raffigurante i componenti della band su un’imbarcazione. Le collaborazioni oltre a De Andrè, vantano anche Mogol per il brano “America OK” e benché sia stato creduto filoamericano, quando fu lanciato, non lo è nelle parole di Ricky Belloni, e il riascolto lo dimostra. Il gruppo ha vissuto tante vicissitudini belle e brutte, e cambiamenti nei componenti, ma trascorsi cinquant’anni di carriera era il caso di ritrovarsi insieme e festeggiare insieme ai propri aficionados il comune sentimento di “Musica”: questo è un brano rock del 1980, l’ultima incisione dei New Trolls con Giorgio Usai alle tastiere di sinistra nella formazione originale del gruppo. Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo, Ricky Belloni, Giorgio D’Adamo, Giorgio Usai, Gianni Belleno.

Una pausa e con “Signore io sono Irish” singolo del 1969, originato da una poesia di Mannerini, contenuto nell’album Senza orario senza bandiera, si riparte e ancora del medesimo anno, il singolo di successo “Davanti agli occhi miei”. Il viaggio nelle canzoni dei New Trolls è lungo, perché hanno amato la musica, tutti i suoi generi e molto le consonanze vocali, annuncia Ricky. Ed ecco un Medley del passato, passando per “Ho veduto”, del ’68, “Io che ho te” del ‘69, “Annalisa” e “La più bella sei tu” del ’70 e “Lei se vuoi” del 1989. Dedicato a chi di loro, non c’è più, Giorgio D’Adamo “Una notte sul Monte Calvo” del 1974 e “Dancing” il brano delle dissonanze acustiche del 1978. Il gruppo sul palco a Vittorio de Scalzi e Giorgio D’Adamo, sostituice Alex Polifrone all’altra batteria, Andrea Cervetto, alla chitarra. Alla grande griffe della band Nico di Palo, tastiera a destra del palco, va l’ovazione del pubblico.

Che voci! Accomunate da sovrapposizioni ed esecuzioni sempre molto sofisticate. Eccolo attesissimo, un assaggio di Concerto Grosso, nei suo movimenti “Adagio”, “Allegro1” e “Allegro2”, definito dal portavoce alla pari di quelli del Teatro alla Scala o del Santa Cecilia a meno di supporti elettronici quali bassi e tastiere e le voci. Che bravura! Ed ecco “Aldebaran” e dall’ LP, cui dà il titolo, i brividi di “Quella carezza della sera” del 1978, i brani più che idonei ad incendiare la platea per l’epilogo del concerto.  E no il pubblico è caldo. Non è finita. Bis con gioco di suoni e voci del brano di altissimo livello virtuosistico “Le Roi Soleil” da Concerto grosso n. 2 del 1976, tanti applausi e il saluto degli artisti nel foyer.

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