
All’ingresso nel parterre, per l’occasione a posti numerati, sul palco che attende l’artista, ci accoglie tra i vari messaggi pubblicitari un gigantesco QR Code: inquadri con il mobile, clicchi e sei in whatsapp con Francesco Gabbani che ti dà il benvenuto e ti racconta che sta per entrare sul palco ed è proprio lì al lato del palco. Davvero simpatico e piacevole anche in questa trovata. Buio in sala e supporter bella sorpresa è Alex Wyse reduce da Sanremo Giovani 2025 e crea ambient, felice di introdurre la fresca energia di un artista come il citato, con i brani “Non siamo soli” certificato disco d’oro dopo la partecipazione al talent show musicale Amici di Maria De Filippi, su Canale 5 e “Rockstar” al secondo posto della citata importantissima kermesse nazionale.
Pubblico, platea e spalti degli anelli del Palaeur caldo, eccolo il nostro total casual black saltellando scende le scalette di scenografia tipicamente ad esedra, e in proscenio accanto al microfono un grande tamburo da parata e ci batte su a ritmo tribale da intro di “Magellano” dall’omonimo album del 2017 che include il brano del trionfo sanremese del medesimo anno. E se il brano dice:”…Magellano nella terra del fuoco..”, eccole le immagini ipnotiche di contingente contesto sul total video-wall in cui è immerso lo spazio concerto. E quasi a voler raffigurare la volontà di intima relazione con il suo pubblico talora è il sipario a illuminare il palco, talora rosso, talora argenteo e qui è “La rete” da Volevamo solo essere felici del 2022, il singolo che a settembre ne ha anticipato l’uscita.
“Aldila” e la nuova filastrocca accattivante portano al recente lavoro in promozione donde il titolo del tour: Dalla tua parte. Sarà un nuovo successo per l’estate come lo fù quello del 2017 “Pachidermi e pappagalli” ancora si ritorna a Magellano. La scaletta ai suoi piedi indica “Eternamente ora” del medesimo anno ma la band già suona “Tutti tutto” di recente produzione. Parte un sondaggio applausometro con il pubblico: difficile è comprendere quale sia preferito; il fragore è di poco dissimile ed allora dice Francesco, tutto secondo suono e disserta che tutti desideriamo quello che ci manca, e siamo sempre insoddisfatti, ma abbiamo già tutti tutto e lo canta. E si recupera la scaletta con il brano dall’omonimo album del 2016 Eternamente ora scritto a quattro mani con Fabio Ilaqua.
Si torna indietro di un anno di produzione ed ecco “Foglie al gelo” dalla colonna sonora del film Poveri ma ricchi. E di nuovo nell’ultima fatica con il bellissimo “Cosi come mi viene” e quindi il singolo del 2021 “Spazio tempo” e tutti cantano per questo brano che ci ha fatto compagnia martellante per tanto tempo fino all’uscita del citato album, marzo 2022. È proprio con lui che RTL 102.5 inaugura una nuova stagione per i tormentoni estivi e colma il vuoto lasciato da Festivalbar ed il brano è “Tra le granite e le granate” il primo vincitore del Power Hits Estate del 2017, e ci riprova pure gli anni successivi sempre presente ed è la volta di quello del 2020 “Il sudore ci appiccica” da Viceversa.
Sì appunto il sudore, il caldo, non bisogna farsi tanti problemi e allora ecco l’antidoto “La leggerezza” del 2025 appena scritta e che ognuno faccia la sua scelta e dia risposta ai suoi perché e davanti allo specchio ascolti la sua verità ecco “La mia versione dei ricordi” del 2017. Un altro successo dal suo repertorio e appunto “Volevamo solo essere felici” dell’omonimo album il penultimo appunto.
Esce di scena buio un attimo e con le luci ecco una sezione di archi in cima alla scaletta Elisa Cavallozzi al violino, Francesco Mariotti alla viola, Andrea Cavallazzi al violoncello, Fabio Longo al contrabbasso e nel frattempo che allestiscono il pianoforte e in assolo voce acustico, Francesco Gabbani scende le scale e canta “Einstein” del 2020 e inneggia al farci coinvolgere dalle emozioni senza dare troppo peso o significato ad ogni momento perché tutto è relativo. Ai piedi dei gradini siede e strimpellando come da attese sempre accompagnato dal citato quartetto è il momento di “La mira” del 2020 e quindi “Immenso” di nome e di fatto dal primo album in studio del 2014 Greitist Iz.
E quindi solo al piano luci esclusivamente su di lui per il brano scritto per Ornella Vanoni insieme a Pacifico “Un sorriso dentro al pianto” del 2021 e in una jam session con il fratello Filippo Gabbani alla batteria ed egli stesso alle percussioni, si ritorna al recente lavoro e “Pensieri” e all’intimo dialogo con i demoni del passato e riecco come abbatterli con i tormentoni estivi quello del 2022 “Peace & Love” che si piazzò pure bene in classifica Power Hits Estate di RTL 102, e quello della scorsa estate “Frutta malinconia”. Ed un errore tecnico gli offre il gancio per dissertare sul come da una sventura possa nascere una nuova primavera donde il recente brano “Modigliani” il cui senso è proprio questo.
E dcol singolo “Viceversa” donde l’omonimo album del 2020 il cui ritornello trascina in una corale generale gli spettatori: frutto ne è la meraviglia e la gratitudine del nostro cantautore e quindi lo stimolo per sciorinare i suoi successi. Ma all’ultimo Sanremo cosa ha cantato? “Viva la vita” donde l’ultimo album e la contingente data di tour e si va alle origini dice il cantante, ovvero al 2016: vince la sezione Nuove Proposte del Festival citato con “Amen” e di lì un successo dopo l’altro suggellato dalla vittoria del 2017 con “Occidentali’s Karma”.
Il concerto è finito e tra gli spettatori più che entusiasti, il saluto di Francesco Gabbani va al pubblico e ai suoi musicisti Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Leonardo ’Leo’ Caleo alla chitarra, Narco Baruffetti ancora alla chitarra, Giacomo Spagnoli al basso, Will Medini tastiere e direzione musicale e ai qui citati archi e batteria. La festa che sa imprimere il nostro artista, che con un nastro verde sempre presente sulla sua asta del microfono testimonia la sua sensibilità per l’ecosostenibilità e le gravi emergenze della Terra donde il grande successo televisivo del 2022 e del 2023 “Ci vuole un fiore”, si conclude con un lancio di coriandoli al termine di quasi due ore di coinvolgente spettacolo nel quale bassi elettrici bianco piuttosto che nero e chitarra acustica, rullanti e tamburi mostrano di lui quale polistrumentista di grande calibro sia. Tanta leggerezza e divertimento queste skills.