Entrati ormai nel vivo della stagione primaverile, i cartelloni teatrali volgono al termine, ma una miriade di concerti, mostre e spettacoli ci attendono, per concludere in grande stile una stagione invernale che ha visto protagonisti interpreti esemplari.
Leggete con cura e approfondite (grazie ai link) tutti gli “inviti d’arte” di questo mese, troverete sicuramente qualcosa che potrà stuzzicare la vostra voglia di arte e di cultura.
All’interno della XXX stagione concertistica, appuntamento con la musica classica dell’Orchestra della Toscana, impegnata in una serie di concerti romantici con pezzi di Chopin e Shubert, eseguiti sotto la direzione di Julian Kovatchev e con Pietro De Maria al pianoforte. Il 1 aprile al Teatro Verdi di Firenze, il 2 aprile alla Chiesa S.Maria dei Servi a Lucca, il 4 aprile al Teatro Excelsior di Empoli, il 5 aprile al Teatro Verdi di Pisa e il 6 aprile al Teatro Politeama di Poggibonsi.
Dal 7 al 10 e dal 14 al 16 aprile al Teatro Francesco di Bartolo di Buti sarà la volta di Sulla strada maestra, testo minore di Anton Cechov, legato alla sua giovinezza drammaturgica, interpretato e diretto da Dario Marconcini.
Sabato 9 aprile al Teatro Giglio di Lucca approda la comicità del duo comico-musicale Microband in Woom…woom…woom…. Uno spettacolo da non perdere adatto a bambini, ragazzi e famiglie.
Sabato 9 aprile con gli Amici della Musica giungono alla Pergola il violino diFrank Peter Zimmermann e il pianoforte di Piotr Anderszewski in un programma che spazia da Beethoven a Szymanowski fino a Schumann.
Domenica 10 aprile sempre con gli Amici della Musica è la volta di Andras Schiff e del suo pianoforte, in un concerto che vede il pianista e direttore d’orchestra ungherese naturalizzato britannico alle prese con un programma dedicato esclusivamente a Schubert.
Altro appuntamento con l’ORT, sempre all’interno della XXX stagione concertistica in programma tre concerti con pezzi di Ravel, Saint-Saëns e Bizet, per la direzione di Yoel Levi ed Anne Gastinel al violoncello. I concerti si svolgeranno l’11 aprile presso il Teatro Politeama di Poggibonsi, il 12 aprileal Verdi di Firenze ed infine il 13 aprile al Goldoni di Livorno.
Giovedì 14 aprile al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino saliranno le note dell’Orchestra del Maggio Musicale diretta da Zubin Mehta, in un concerto che vede la presenza del violino di Arabella Steinbacher che eseguirà il concerto in la maggiore K.219 di Mozart e la Sinfonia n.5 di Mahler.
Altro appuntamento per giovedì 14 aprile al Teatro Era di Pontedera dove arriverà l’istrionico Paolo Poli in Le Fate (favole). L’attore toscano ci porterà all’interno della magia e della tradizione popolare dei racconti fatati raccolti da Carlo Collodi prima di scrivere Pinocchio.
Il 16 aprile al Teatro Magnolfi di Prato va in scena l’esperienza e la bravura di Paolo Bonacelli in De Profundis di Oscar Wilde. La lunga lettera scritta durante gli anni di carcere contiene la storia della fatale amicizia fra il celebre scrittore e un giovane aristocratico, vizioso, egoista e capriccioso.
Sabato 16 aprile con gli Amici della Musica alla Pergola è il momento per assistere alla pianista canadese Angela Hewitt, in un programma ad effetto tutto dedicato a J. S. Bach.
Il 25 aprile la Festa della Liberazione quest’anno assume una connotazione storica ben precisa, e si inserisce nei festeggiamenti per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità di Italia con un concerto gratuitoal Verdi di Firenze. La Regione Toscana unisce il Coro del Maggio Musicale Fiorentino e l’ORT per disegnare un memorabile programma con le celebri musiche che hanno contribuito all’affermazione della coscienza del popolo italiano (Verdi, Mascagni, Puccini).
Il 28 aprile torna l’opera lirica al Maggio e torna Verdi con la prima dell’Aidadiretta da Zubin Mehta. Le repliche nei giorni 3, 7, 7, 10 e 12 maggio per un evento da non perdere.
Giovedì 28 e venerdì 29 aprile al Teatro Puccini di Firenze è di scena il teatro del racconto di Marco Paolini in ITIS Galileo. Uno spettacolo nato da alcune domande e riflessioni intorno a Galileo e Copernico, che portano a ragionare di scienza mal digerita sui banchi di scuola.
All’interno delle stagione della danza, venerdì 29 aprile in prima nazionale, al Teatro Verdi di Pisa, la Compagnia Naturalis Labor porterà in scena Que Reste – T – Il De nos amour, una sorta di musical sull’amore, sopra e sotto i tetti di Parigi, con danza, tango, musica, circo e teatro.
Altro appuntamento con la grande musica classica venerdì 29 e sabato 30 aprile al Maggio di Firenze. Zubin Mehta e Daniel Barenboim in un concerto con l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino in un programma interamente dedicato al genio di Beethoven.
Continua la mostra Novecento sedotto a Villa Bardini. Un’esposizione che narra il fascino del Seicento tra le due guerre attraverso dipinti da Velazquez ad Annigoni. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 1 maggio.
Rimarrà aperta fino al 5 giugno la mostra Controverses. Una storia giuridica ed etica della fotografia al Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze. La mostra reduce da un grandissimo successo di pubblico e di critica nel suo tour internazionale, mostra fotografie “controverse”: scatti discussi, polemici, spesso finiti in tribunale che, come indica il titolo dell’esposizione, hanno sollevato importanti dibattiti e forti polemiche.
Un viaggio nell’esperienza romantica e nell’età del Risorgimento attraverso dipinti, musica ed elaborazioni multimediali, con la mostra evento L’anima e la musica, in programma a Siena, nel Complesso Museale Santa Maria della Scala, fino al 19 giugno.
Per un week-end immersi nell’arte della splendida Rovereto, segnaliamo una mostra di primissimo livello La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay. Fino al 24 luglio, al Mart di Rovereto si potranno ammirare oltre settanta dipinti provenienti dalla più importante collezione del XIX Secolo del mondo. È proprio il parigino Musée d’Orsay, infatti, che conserva le opere maggiormente significative, per numero e qualità, di quegli artisti che hanno cambiato alla fine dell’800 il corso della storia dell’arte moderna: se si parla di Impressionismo e Postimpressionismo non c’è infatti raccolta più prestigiosa di quella conservata oggi nel Museo francese, un luogo fondamentale per gli studi su Monet, Cézanne, Pissarro, Sisley, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Morisot, Vuillard, Bonnard, Denis, Courbet.