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Studio su “La classe morta” al Teatro delle Moline di Bologna

Giovedì 22 novembre, alle ore 21.15, al Teatro delle Moline, Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna e Associazione Arte e Salute onlus presentano Studio su “La classe morta”, di Nanni Garella, dalla partitura scenica di Tadeusz Kantor, con Nicola Berti, Giorgia Bolognini, Luca Formica, Pamela Giannasi, Maria Rosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Deborah Quintavalle, Moreno Rimondi, Roberto Risi, regista assistente Gabriele Tesauri, assistente alla regia Nicola Berti, luci Paolo Mazzi, suono Pierluigi Calzolari, costumi a cura di Vanna Cioni, manichini Consuelo Cabassi, scene Laboratorio Arena del Sole.

Prosegue la collaborazione tra Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, associazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale, nel quadro di Arte e Salute nell’Arena del Sole, progetto di residenza della compagnia di pazienti psichiatrici all’Arena del Sole realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna. La condivisione di questo percorso, iniziato nel 1999 e che ha già riscosso notevoli successi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu e il Premio Hystrio, si è consolidata in un lungo percorso di sperimentazione di un modello operativo inconsueto e innovativo, che mette a confronto un importante teatro nazionale come Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna con una realtà artistica nata nell’ambito del disagio e dell’esclusione sociale. Ormai professionisti, dopo un lungo periodo di formazione e lavoro teatrale, gli attori di Arte e Salute hanno affrontato, sotto la guida del regista Nanni Garella, opere di Pirandello, Pinter, Brecht, Pasolini, Scarpetta.

Questo Studio suLa classe mortaè il risultato del lavoro svolto nell’arco di alcuni mesi da Nanni Garella con i suoi attori sulla partitura scenica della Classe morta di Kantor che viene offerto ora a un primo confronto col pubblico, tappa intermedia di un percorso verso la forma compiuta della messinscena che debutterà la prossima estate in un importante festival nazionale.

La classe morta è lo spettacolo culto, opera fondamentale nella storia del teatro mondiale, di Tadeusz Kantor, geniale pittore e regista polacco (1915-1990) «inventore di una personalissima forma di linguaggio espressivo a metà fra il teatro e le arti visive che, unita alla potente percezione poetica di motivi come quello dell’ossessivo permanere della memoria, dell’intervento uniformante della morte, dello smarrirsi e ricomporsi dell’identità dell’individuo, e all’invenzione di un particolare tipo di rapporto fra gli attori e gli oggetti – le estrose macchine sceniche che caratterizzano i suoi spettacoli – ne fa uno dei talenti creativi più originali e incisivi dell’intera nostra epoca». (Dizionario dello spettacolo del ‘900, Baldini&Castoldi).

Rappresentata per la prima volta a Cracovia nel novembre 1975, nella cantina di un palazzo cinquecentesco dove aveva sede la Galeria Krzysztofory, luogo abituale di incontro di artisti e teatranti, La classe morta è una perfetta macchina teatrale della memoria, una toccante partitura scenica. I protagonisti sono una dozzina di vecchietti ormai trapassati che tentano di tornare sui banchi della loro antica scuola nella quale hanno trascorso i giorni ineffabili dell’infanzia,portandosi sulle spalle manichini di cera, rappresentazioni dei bambini che una volta erano stati.

«Una rappresentazione della morte – afferma il regista Nanni Garella –che si trasforma in un trepidante, violento, commovente inno alla vita; una vita tutta ormai vissuta che ritorna nella sua pienezza solo a patto di fare i conti con il nulla della morte».

«La classe morta – prosegue Garella – è sconosciuto alle giovani generazioni e a chi non ha potuto vederlo nelle sue tournée italiane, perché, dopo la morte del suo autore non è stato mai più rappresentato. Kantor ha lasciato un segno indelebile nel teatro e nell’arte dell’ultimo scorcio del secolo passato, costruendo una delle più inquietanti rappresentazioni del rapporto imprescindibile dell’uomo con la morte, tema che, a parere di Kantor, la società contemporanea rifugge dall’affrontare, per rincorrere una vita di facili e avide conquiste di benessere materiale».

Un’occasione unica quindi per conoscere l’opera di Kantor grazie agli attori di Arte e Salute. «Ho pensato di affidare la testimonianza di questa gigantesca tragedia moderna – dice ancora il regista – agli attori di Arte e Salute, nella convinzione che essi siano tra i pochi interpreti possibili de La classe morta. L’infanzia ha per loro un significato molto particolare: forse più che per altri, essa è separata dal resto della vita, come divelta dallo scorrere naturale della maturazione e dell’età; e sarà per loro più facile che per altri rappresentare la bellezza e l’insostituibile pienezza di felicità del mondo perduto dei banchi di scuola».

Informazioni, prenotazioni e vendita: Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna, Tel. 051.2910.910  www.arenadelsole.it

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