Che è fascinoso lo sappiamo, che è bravo pure, si è misurato in tanti ruoli, ha lavorato in oltre 30 film e con i più grandi e noti registi, ma mai ad oggi aveva giocato così bene anche con gli effetti speciali, il Premio Oscar Matt Damon (“Will Hunting – Genio ribelle”, nel 1998, ricordate? Migliore sceneggiatura originale con Ben Affleck) è la star di “The Great Wall” (della Legendary Pictures) ovvero “La Grande Muraglia”, una delle opere umane più sorprendenti e belle al mondo.
In questo kolossal cinematografico scene, effetti speciali, musiche, interpretazioni e costumi si fondono in un capolavoro di emozioni continue. Non è solo un film, è spettacolo puro, un numero mastodontico di comparse e di costumi di una eleganza estrema, colori vivaci. Si passa da una battaglia all’altra, ma ad annunciarle ci sono dei rulli di tamburi battuti da bellissime donne cinesi, fasciate da lussureggianti abiti. Sono tamburi ma sono maneggiati come arpe. Una produzione in lingua inglese (la prima volta per il regista Zhang Yimou), visibile in 3D. Si parla di un budget per la realizzazione di questo lavoro di circa 135 milioni di dollari risultando così, il film più costoso girato interamente in Cina. Mega co-produzione USA/Cina, in collaborazione con la Universal Pictures, la China Film Co., Ltd e Le Vision Pictures.
La trama è coinvolgente. Matt Damon, partito alla ricerca della “polvere nera” con alcuni compagni di viaggio, per una spedizione speciale, nel corso del tragitto, si imbattono una notte in una strana creatura, enorme, e non umana. Col fendente della spada riesce a staccarle una zampa, finendo giù per il dirupo e trovando la morte, ma la forma dell’essere fatto fuori, lascia di stucco i due uomini, sopravvissuti alle intemperie. Damon decide di portarla con sé, “a che scopo?” vuol sapere l’amico, impersonato da Pedro Pascal: “Per sapere che cosa ho ucciso!” Camminando, raggiungono il fortino all’interno della Grande Muraglia, dove vengono fatti prigionieri. Qui, vi è anche Sir Ballard (il volto di Willem Dafoe), da moltissimi anni prigioniero, tanto che ha insegnato il latino e l’inglese al futuro generale dell’Ordine senza Nome, che è una donna! Dafoe-Ballard si muove in un ruolo misterioso, inizialmente amico, poi… giocherà un profilo di ambiguità… Tra Damon e la dura donna scocca intanto una fiamma nascosta, che andrà avanti – state calmi – di soli sguardi.
La regola vuole che chi vede i “segreti” della Muraglia non ne esca più. Ed il segreto più prezioso sono proprio gli effetti strepitosi della “polvere nera”. Sarà dunque difficile per la superstar Damon ed il suo amico rivedere la libertà tra le altissime e spesse mura e le migliaia di soldati. E poi, come se i problemi non bastassero arrivano loro, creature orribili, che si riproducono a vista d’occhio grazie alla Regina Madre. Per annientarle occorrerà uccidere lei. Esseri che ciclicamente tornano a minacciare la Terra, una presenza recidiva che torna per ricordare all’uomo la sua “avidità”. Battaglie cruente, combattimenti da togliere il fiato si susseguono nel film che ha pure dei positivi messaggi con lo spettacolare scorrere degli effetti speciali. Rinunciare alla conquista di beni preziosi pur di mantenere alti i valori che sono: l’avere fiducia (Xin-ren), l’amicizia, la lealtà. Le fondamenta etiche della Cina spirituale tornano nel film.
Nel cast di “The Great Wall” anche Jing Tian, Pedro Pascal ed Andy Lau.
Il regista Zhang Yimou, lo ricordiamo, ha diretto la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi a Berlino ed è il cineasta tra i più “visionari” sul mercato cinematografico, capace di anticipare giochi spettacolari, intuire nuovi lavori, generatori di emozioni per il pubblico. E pensare che iniziò da appassionato di fotografia…Dalla sua macchina da presa si capisce bene che se non si diverte lui per primo il film non è un buon lavoro. Nel 2002 diresse “Hero”, che narrava del tentativo di assassinio, nel 227 a.C., di Qin Shi Huang, primo imperatore della Cina, poi nel 2004, “La Foresta dei pugnali volanti”, ambientato nell’anno 859, durante la dinastia Tang, quando si forma un’organizzazione di ribelli, conosciuta appunto come l’alleanza dei Pugnali Volanti.
“E’ quella che chiamiamo arte del grande schermo” Zhang Yimou
Distribuito in Cina dal 16 dicembre 2016, in Usa dal 17 febbraio e nelle sale italiane dal 23 febbraio.