[rating=4] E’ ispirato ad una storia vera, il film di Marie Castille Mention Schaar “Una volta nella vita
La vicenda si svolge nel liceo Lèon Blum di Creteil, nella banlieu sud est di Parigi, una scuola che è un incrocio esplosivo di etnie, confessioni religiose e conflitti sociali dove un’ insegnante di storia, Anne Gueguen, propone alla sua classe più problematica di partecipare ad un concorso nazionale dedicato alla Resistenza e alla Deportazione. I ragazzi, sempre pronti a contestare e ribellarsi, non sembrano all’inizio motivati, ma guidati da lei cominciano ad interessarsi al concorso quando incontrano un testimone, Léon Zyguel, deportato ancora adolescente e, attraverso il suo viaggio nella memoria, scoprono che una storia che consideravano un reperto archeologico o una provocazione ideologica in realtà li riguarda ai massimi livelli e l’incontro con la Shoah cambierà per sempre la loro vita.
Quello che fa la professoressa va ben oltre il permettere ai ragazzi di vincere un premio: apre loro una via verso la ricerca; grazie a lei, comprendono che sono anch’essi figli e nipoti di adulti che hanno una storia, fatta di felicità, ma anche di tragedie e che, fintanto che ignoreranno il loro passato, vivranno nella sgradevole inutilità e leggerezza della bolla di sapone. Scoprono, allora, che non possono vivere unicamente nel presente.
Madame Gueguen riesce a renderli consapevoli di quello che è stata la Shoah, al di fuori di ogni polemica, e non solo di questo, infatti è di una fermezza impressionante, ma la sua è un’autorità bonaria che invita al rispetto reciproco e mostra agli studenti che il suo mestiere non consiste nel punirli o sanzionarli.
Nella traduzione italiana del titolo si perde un po’ il messaggio insito nella versione originale, Lés Heritiers, che significa letteralmente gli eredi. Questa parola è legata alle nuove generazioni multietniche e multireligiose e, per certi versi, ci provoca interrogandoci su cosa ereditiamo e cosa noi lasciamo oggi agli eredi futuri. L’insegnante crede nei ragazzi di prima liceo e dà loro modo di fare un viaggio nella memoria, ma anche di confrontarsi, grazie ad un lavoro di gruppo con le loro diverse estrazioni e l’incontro. In fondo quello che fa la prof è proprio far emergere la specificità di ogni ragazzo, senza considerare tutti come un’unica classe problematica.
Il cast artistico è formato da Arianne Ascaride (Anne Gueguen), Ahmed Dramè (Malik) co-sceneggiatore del film ed alunno nel 2009 nella classe di prima liceo, Noémie Merlant (Mélanie), Mohamed Seddiki (Olivier/Brahim), Alicia Dadoun (Camélia), Adrien Hurdubae (Leo), Wendy Nieto (Yamila) e con la partecipazione di Léon Zyguel (scomparso pochi mesi dopo aver recitato nel film).
Il film Una volta nella vita