Home Cinema Claude Lelouch presenta il suo 44° film: “Parliamo delle mie donne”

Claude Lelouch presenta il suo 44° film: “Parliamo delle mie donne”

Protagonista il famoso cantante rock Johnny Hallyday (oltre 100 milioni di dischi venduti), con Sandrine Bonnaire ed Eddy Mitchell, dal 22 giugno al cinema

Scritto e diretto dal famoso e pluripremiato regista francese Claude Lelouch i protagonisti sono ancora una volta i sentimenti, i conflitti familiari, le persone ed il mondo di chiusure e di sofferenze ma pure di tenerezza e di affetti da recuperare. Il  tema  principale  è la famiglia.  L’ultima volta che Lelouch ha trattato questo tema è stato in occasione di “Una Vita non basta” (Itinéraire d’un Enfant  Gâté,  1988).  A  differenza,  però, di  quel  film,  in  cui  i  personaggi  decidevano  di  fuggire  dalle  loro  famiglie,  in questo lavoro il protagonista sogna invece di riconciliarsi con i suoi affetti più stretti. L’universo “lelouchiano” mostra i temi dell’amore e dell’amicizia colti nei rapporti umani che si sfilacciano come maglie per poi voltarsi indietro e tentare di rimetterli insieme. Un “gioiellino” da ammirare nelle sale per ritrovarsi e perdersi tra i panorami bellissimi delle alpi francesi ed una storia intensa ma … dal finale poco “dolce”.

E, se i sentimenti contano eccome per Lelouch, anche le musiche giocano un ruolo decisivo, a volte come un “commento” al film medesimo. Qui, troviamo una bellissima canzone, quella del compianto Georges Moustaki e la sua “Les eaux de mars”, un motivo musicale che avrete ascoltato chissà quante volte senza sapere che fosse di Moustaki, un omaggio brillante da parte del regista che scava nel passato per renderlo noto al futuro. Dalla tonalità lieve, scorrevole e nostalgica insieme ben accompagnandosi la canzone all’intera storia.

Di cosa si parla? Semplice e complicata insieme la trama. Un film rilassante, almeno fino al finale…Jacques  Kaminsky ha gli occhi glaciali del rocker francese Johnny Hallyday,  fotografo  di  guerra  di  fama  internazionale  ma… padre  assente,  che ha trascorso più  tempo  a  prendersi cura delle sue fotocamere che delle sue quattro figlie, avute ciascuna da una donna diversa: Primavera, Estate, Autunno e Inverno.  Le quattro stagioni della vita di ogni persona, già, perché il tempo qui non perdona gli errori commessi. Kaminsky cerca di recuperare quello perduto con le proprie figlie ed allora ha l’idea di acquistare una baita tra le Alpi, dove ritrovarsi con loro ed a loro donarla per i momenti di fuga dalle città dove vivono.  Dalla movimentata vita di Parigi Hallyday- Kaminsky arriva a  Praz-sur-Arly,  un  paesino  ai  piedi  del  Monte  Bianco. Una svolta nella vita dell’uomo, che dopo anni di reportage, servizi, mostre e donne fatte piangere… vuole regolare i conti con il tempo, quasi a volerlo fermare.

Con l’ultima moglie visita la casa che gli viene mostrata da una sensuale Sandrine Bonnaire, qui un agente immobiliare di nome Nathalie Béranger, vedova da due anni e con due figli, una interpretazione quasi naturale, dolce ma non ingenua, forte ed ironica insieme. Il fotografo compie subito due scelte in una, compra la casa, lascia Parigi, e pure la moglie che disapprova la vita di montagna ed al contempo sceglie in Nathalie la sua nuova compagna. Tra i due nasce una intesa formidabile e l’ultimo tassello di questa ritrovata armonia sarà di rivedere le figlie, le cui madri le hanno messe contro tra loro e verso di lui. Pregiudizi, lotte ed avversità saranno superate da una “bugia” dell’amico medico Fréderic Selman (Eddy Mitchell), che chiama ognuna raccontando che il papà sta per morire…una molla che farà scattare i cuori delle donne che si ritroveranno sulle alte vette per brindare, ridere, raccontarsi e…scoprire altre “verità” nascoste. Nel cast troviamo anche Isabelle de Hertogh, già vista in questa stagione nel film “150 milligrammi” .

Della durata di 109 minuti un plauso merita il film per la fotografia dei paesaggi, il montaggio ed infine la direzione stessa di Claude Lelouch. Un girato estremamente raffinato, scarno e semplice insieme, sebbene il cineasta abbia impiegato due anni a lavorarci sulla sceneggiatura su cui ha apportato fino all’ultimo numerosi cambiamenti. Ad esempio il film prevedeva che le figlie arrivassero alle mani per l’ennesimo litigio tra di loro, per poi ritrovarsi invece a ridere nude sotto le acque di una cascata vicino la baita, quasi il battesimo di una nuova vita tra loro.

Il  film  è  ambientato  a  Parigi,  a  Beaune  nel  dipartimento  della  Côte-d’Or,  in  Borgogna,  a  Megève,  Saint-Gervais-les-Bains,  Combloux  e  Saint-Nicolas-la-Chapelle,  piccoli  paesi  montani  nel  dipartimento  dell’Alta Savoia  della  regione  del  Rodano-Alpi. La  produzione  ha  girato  alcune  scene  anche  a  Praz-sur-Arly,  un autentico villaggio di montagna ai piedi del Monte Bianco, nella sezione alpina francese.

Nato  a  Parigi  il  30  ottobre  1937  il  regista,  sceneggiatore  e  produttore francese  ha  all’attivo  più  di cinquanta  film,  molti  dei  quali  distribuiti  dalla  sua  casa  di produzione,  Les  Films  13.  Il  suo  debutto  sul grande  schermo  avviene  negli  anni ’60 mentre  il  successo  internazionale  arriva nel 1966 con “Un uomo, una donna”, con il quale si aggiudica due premi Oscar e la Palma d’oro al Festival di Cannes.  Nel  1967 “Vivere  per  Vivere” viene  nominato  agli  Oscar  nella  categoria  come Miglior  Film  in  lingua straniera e nel 1971 vinse il David di Donatello per la direzione de “La Canaglia”. La vasta produzione degli anni successivi lo porta a vincere un Golden Globe e un Efebo d’Oro nel 1996 per il film “I miserabili”.

“Parliamo delle mie donne” è prodotto da Les Film 13 insieme a Rhone-Alpes Cinéma e con la partecipazione di Canal + della regione Rhone-Alpes e del Centre National du Cinéma.

Dal 22 giugno 2017 al cinema. Genere: Commedia, drammatico, sentimentale.

Regia Claude Lelouch. Cast: Johnny Hallyday, Sandrine Bonnaire, Eddy Mitchell, Irène Jacob, Pauline Lefèvre, Sarah Kazemy, Jenna Thiam, Agnès Soral, Valérie Kaprisky, Isabelle de Hertogh, Rufus, Antoine Duléry. Nel film anche la figlia Stella di Lelouch, avuta dall’ex moglie, la ballerina italiana Alessandra Martinez.

PANORAMICA RECENSIONE
Regia
Attori
Sceneggiatura
Fotografia
Colonna Sonora
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claude-lelouch-presenta-il-suo-44-film-parliamo-delle-mie-donneRegia Claude Lelouch. <br>Cast: Johnny Hallyday, Sandrine Bonnaire, Eddy Mitchell, Irène Jacob, Pauline Lefèvre, Sarah Kazemy, Jenna Thiam, Agnès Soral, Valérie Kaprisky, Isabelle de Hertogh, Rufus, Antoine Duléry. <br>Nel film anche la figlia Stella di Lelouch, avuta dall'ex moglie, la ballerina italiana Alessandra Martinez. <br>Dal 22 giugno al cinema.

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