Home Teatro “L’Ultimo Harem” di Savelli seduce per la centesima replica

“L’Ultimo Harem” di Savelli seduce per la centesima replica

Nuovo successo di tutto esaurito per il sesto anno consecutivo al Teatro Rifredi di Firenze

Nuovo gran successo per il sesto anno consecutivo che vede andare in scena la centesima replica del fortunatissimo spettacolo “L’Ultimo Harem” al Teatro di Rifredi di Firenze.
Incensi profumati d’Oriente, tappeti persiani, sensuali veli, marmi, ceramiche, lo scorrere sinuoso dell’acqua: catapultato nella magica Istanbul de “Le mille e una notte”, lo spettatore si adagia su morbidi cuscini e la storia può avere inizio.

“C’era una volta e non c’era una volta, in un tempo in cui il setaccio stava nella paglia, i cammelli erano pulci e le pulci cammelli, quando io cullavo mia madre nella sua culla, tre mele caddero dal cielo: la prima sulla testa di chi racconta la storia, la seconda sulla testa dei personaggi, la terza sulla testa di chi ascolta”.

Voce bassa e profonda, occhi grandi e ipnotici, Serra Yilmaz è la protagonista indiscussa de “L’ultimo Harem”, spettacolo creato da Angelo Savelli, teso ad indagare mondi che si perdono nel passato indeterminato delle favole per raggiungere il presente, aprendo varchi tra realtà claustrofobiche e repressive di donne di ieri come di oggi, attraverso quelle sottili verità che solo le favole possono raccontare.

Ecco dunque la novella Omero tessere la storia dell’orafo Hasan e della donna con le ali, per aprirsi poi sulla contemporaneità grazie agli spunti di scrittrici quali Ayse Saracgil, Fatema Mernissi e Nazli Eray: storie grottesche di casalinghe che bramano una nuova vita al di là del cesto dei panni sporchi e giovani donne borghesi straniate dal loro essere “ragazze mignolo” a tal punto da rifugiarsi nel sogno di una sovrumana Marilyn Monroe.

Sogni e fantasie, capaci di risvegliare profonde riflessioni sulla condizione femminile, si intrecciano nelle abili mani della carismatica attrice turca, aiutata dalla bella Valentina Chico e dal versatile Riccardo Naldini.

Il risultato è uno spettacolo dall’ottima regia ed interpretazione, che seduce col fascino delle sete, scivolando languido su tinte forti attutite dai caldi vapori della notte.

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