Home Teatro Andrea Molino nel progetto “Dear Ireland” dell’Abbey Theatre

Andrea Molino nel progetto “Dear Ireland” dell’Abbey Theatre

50 monologhi registrati durante il lockdown e tramessi in streaming sulle piattaforme digitali del teatro

Dear Ireland

Cosa vogliamo essere l’un per l’altro?
Come vogliamo che sia la nostra società?
A cosa non prestiamo abbastanza attenzione?
Dove vogliamo andare dopo?
Cosa dovrebbe scrivere l’Irlanda su una cartolina?

Nella comunità teatrale ci si riunisce fisicamente per creare e condividere il lavoro. Il distanziamento sociale in atto al momento della diffusione del Covid-19 ha impedito di farlo, ma ci sono state occasioni per far ascoltare e condividere la voce artistica dell’Irlanda. Fra queste, la splendida iniziativa dell’Abbey Theatre con il progetto Dear Ireland.

Abbey Theatre ha coinvolto 50 autori e autrici di teatro irlandesi – e tre autori e autrici provenienti da Stati Uniti, Cina e Italia – e 50 attori chiedendo rispettivamente loro di scrivere e interpretare un monologo: ogni monologo è tramesso in streaming sulle piattaforme digitali del teatro. Ogni scrittore ha scelto un attore per interpretare il proprio monologo e gli attori hanno registrato autonomamente le loro performance nei luoghi in cui hanno trascorso il periodo di isolamento.

Come hanno sottolineato i Direttori Graham McLaren e Neil Murray nell’annunciare gli artisti che prendono parte a un progetto straordinario come Dear Ireland: “Abbey Theatre è molto di più dell’edificio che ospita il teatro e le sue produzioni, è il teatro nazionale d’Irlanda e il suo lavoro è e continuerà a essere la risposta alle sfide che l’intera società irlandese si trova ad affrontare. I pilastri del nostro teatro sono gli artisti e gli spettatori e in questo periodo così particolare per l’Irlanda abbiamo voluto riunire le voci di 100 artisti con l’obiettivo di avviare una conversazione creativa con l’intera nazione. Oltre a creare nuova arte per il pubblico, abbiamo ritenuto fosse importante reagire in modo rapido, per documentare questo momento dal punto di vista artistico e allo stesso tempo cercare di aiutare economicamente chi fa teatro, una comunità che è stata duramente colpita dalla chiusura, cancellazione o slittamento di vari progetti artistici. Ci auguriamo che Dear Ireland rappresenti una provocazione capace di creare dialogo, riflessione, ma anche intrattenimento”.

Accanto a scrittori da tutta l’Irlanda, hanno partecipato: una scrittrice irlandese che vive a New York, una scrittrice cinese e lo scrittore italiano Andrea Molino. Anche il famoso pittore e creatore di graffiti irlandese Maser è stato coinvolto nel progetto Dear Ireland e le sue creazioni artistiche saranno il filo conduttore che legherà le immagini dei vari filmati. Ogni monologo è diverso dall’altro, c’è quello registrato in riva al mare, quello in casa, uno con una signora che ci mostra i cambiamenti messi in atto dalla pandemia, altri con canti e musica. C’è una varietà estrema che coinvolge lo spettatore e gli da la misura dell’impatto della nuova era post-Covid. Si tratta di rappresentazioni contemporanee, a volte cariche di oggetti sulla scena ed altre veramente essenziali.

L’italiano Andrea Molino,  compositore e direttore d’orchestra, ha scritto “I want the things”, un monologo interpretato dal vocalista e percussionista statunitenese, David Moss. Con una serie di oggetti da cucina sparsi sul tavolo e che picchettati o accoppiati producono suoni, l’attore ci propone il legame più recondito che c’è tra le cose, quell’analogia invisibile, spesso, all’occhio umano. Gli oggetti diventano simboli e metafore di una condizione umana in cui tutto, seppur non sempre percettibile e chiaro, è legato e interconnesso. Parole, suoni e magia che nascono dalle difficoltà del momento.

Dear Ireland ha fatto il suo debutto online tra fine aprile e i primi di maggio. Trasmessi in quattro segmenti nell’arco di 4 giornate, i monologhi sono online per sei mesi sul canale youtube dell’Abbey Theatre.

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